MONTALCINO. l Distretto socio sanitario di Montalcino diventa Casa della Salute. Ad inaugurare il nuovo modello organizzativo del presidio di Montalcino, giovedì alle 10.30, interverranno l’assessore regionale al Diritto alla salute Luigi Marroni, il sindaco della città ilcinese Silvio Franceschelli e il direttore generale della USL7 di Siena, Enrico Volpe.
La Casa della salute è il nuovo modello di riorganizzazione della sanità territoriale che riunisce, in un unico luogo, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e il personale dell’azienda sanitaria locale protagonista dell’erogazione dei vari servizi distrettuali.
Il modello, contenuto nel nuovo piano sanitario e sociale regionale, prevede sostanzialmente l’integrazione multidisciplinare tra i professionisti per dare una risposta veloce ed univoca ai bisogni del cittadino con l’obiettivo di creare percorsi chiari ed efficaci. Con questa nuova organizzazione, infatti, i medici di medicina generale trovano la loro integrazione all’interno del presidio e operano a diretto contatto con tutte le altre figure sanitarie chiamate alla presa in carico del cittadino-utente.
La Casa della Salute di Montalcino è all’interno del Presidio distrettuale, dove sono presenti già molte attività, come lo sportello di front office amministrativo, l’ambulatorio infermieristico, il riferimento logistico per l’assistenza domiciliare, il punto di erogazione dell’assistenza integrativa diretta e indiretta, il servizio di radiologia, il punto di emergenza territoriale, l’ospedale di comunità ed i servizi riabilitativi, il punto prelievi del sangue per le analisi, il consultorio, il servizio sociale, il Punto Insieme, il servizio per le tossicodipendenze, la salute mentale adulti e infanzia-adolescenza e gli ambulatori specialistici.
La casa della salute di Montalcino non sarà l’unica per la zona Amiata Valdorcia. A breve è prevista l’inaugurazione della casa della salute di Abbadia San Salvatore che va a completare il quadro strutturale dell’offerta dei servizi di tutto il territorio dell’interland amiatino, realizzando una rete di strutture in grado di favorire l’unitarietà e l’integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni socio-sanitarie. Il modello organizzativo “casa della salute”, infatti, è orientato al miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva e clinica, con particolare riferimento all’adozione di protocolli e percorsi diagnostico/terapeutici condivisi tra i professionisti.
Proprio dal progetto di integrazione tra i professionisti dovranno derivare percorsi più snelli per i cittadini e quindi un impegno più accurato di risorse da parte dell’Azienda sanitaria. Obiettivo specifico è promuovere e diffondere la “sanità d’iniziativa” per la gestione delle malattie croniche: ictus, scompenso, BPCO, a favore di un cittadino più consapevole della propria patologia e in grado di evitare complicazioni e aggravamenti della malattia.