Intervento congiunto fi Grazi e Morganti di Io Cambio
SINALUNGA. Valdichiana: Nell’ottobre dello scorso anno e nel gennaio di quest’anno, c’eravamo già interessati delle tetre condizioni in cui versa, nella Valdichiana, il servizio di assistenza domiciliare gestita da Cooperativa Mediterranea dietro appalto con Asl 7 Siena.
Alla data odierna dalle nostre indagini sono emersi due scenari: il primo quello che il Direttore di Mediterranea Andrea Franchi e la coordinatrice della zona Valdichiana Fulvia Corsi impiegano ed inviano a casa degli utenti, fruitori del servizio, personale del quale neppure conoscono le attitudini lavorative, e per le quali gli utenti si trovano a vedersi arrivare ciclicamente operatori assistenziali nuovi ogni giorno dando un’idea di armata brancaleone piuttosto che di un’azienda di servizi di assistenza alla persona. Dall’altro lato è venuto a galla un aspetto anche peggiore, ovvero quello che sembra esserci la complicità dell’assistente sociale del Distretto sanitario di Sinalunga Maria Pia Frullanti che non effettuerebbe azioni di verifica e controllo sul rispetto da parte dell’ente appaltante delle normative previste dal disciplinare di appalto. Il servizio sociale, che a quanto pare è ben poco sociale e alquanto latitante, così facendo si rende complice di evidenti disservizi che vanno a ripercuotersi sugli utilizzatori finali del servizio quali malati gravi, allettati ed anziani. Vanno inoltre evidenziati aspetti non proprio congrui in materia di sicurezza perché i pazienti si vedono costretti ad essere assistiti da personale non opportunamente formato. Sebbene nei casi di pazienti gravi sia previsto dal disciplinare l’impiego di operatori O.s.s. (Operatore Socio Sanitario), Cooperativa Mediterranea, con il totale assenso del servizio sociale, utilizza per tali circostanze operatori di qualifica inferiore ovvero operatori A.d.b. (Assistenza Di Base). Bisogna inoltre evidenziare che alcuni responsabili di Asl 7 come il Responsabile U.O. Attività Sanitarie di Comunità Distretto Valdichiana USL 7 Siena Dott. Giovanni Tiezzi, nonostante la problematica in essere rientri pienamente nelle proprie competenze, si esime dal prendere posizione in merito a tale questione applicando lo stile Ponzio Pilato. Reputiamo tale atteggiamento scorretto e omertoso. Stando a quanto riporta il capitolato di appalto, l’ aggiudicatario, ovvero Coop. Mediterranea, travalicando le normative contrattuali previste, trasgredisce gli articoli 1218, 1219 del codice civile dove si può rintracciare responsabilità contrattuale, mentre l’ art. 2043 e successivi direttamente correlati, annotano che per dette trasgressioni sia previsto rimborso per fatto illecito. Gli operatori del segretariato sociale credo debbano essere solerti e dediti al proprio lavoro, monitorando il servizio ed intervenendo prontamente al presentarsi di disservizi e inosservanza delle normative vigenti, anche formulando reclami alla medesima Azienda appaltatrice. Congiuntamente quindi invitiamo formalmente il Segretariato sociale e la Direzione di Asl a provvedere celermente ad un rapida risoluzione, prima che le famiglie degli utenti, esasperate del protrarsi di queste vicissitudini, sporgano denunce a carico dell’ Azienda Sanitaria e della referente Cooperativa.
Alla data odierna dalle nostre indagini sono emersi due scenari: il primo quello che il Direttore di Mediterranea Andrea Franchi e la coordinatrice della zona Valdichiana Fulvia Corsi impiegano ed inviano a casa degli utenti, fruitori del servizio, personale del quale neppure conoscono le attitudini lavorative, e per le quali gli utenti si trovano a vedersi arrivare ciclicamente operatori assistenziali nuovi ogni giorno dando un’idea di armata brancaleone piuttosto che di un’azienda di servizi di assistenza alla persona. Dall’altro lato è venuto a galla un aspetto anche peggiore, ovvero quello che sembra esserci la complicità dell’assistente sociale del Distretto sanitario di Sinalunga Maria Pia Frullanti che non effettuerebbe azioni di verifica e controllo sul rispetto da parte dell’ente appaltante delle normative previste dal disciplinare di appalto. Il servizio sociale, che a quanto pare è ben poco sociale e alquanto latitante, così facendo si rende complice di evidenti disservizi che vanno a ripercuotersi sugli utilizzatori finali del servizio quali malati gravi, allettati ed anziani. Vanno inoltre evidenziati aspetti non proprio congrui in materia di sicurezza perché i pazienti si vedono costretti ad essere assistiti da personale non opportunamente formato. Sebbene nei casi di pazienti gravi sia previsto dal disciplinare l’impiego di operatori O.s.s. (Operatore Socio Sanitario), Cooperativa Mediterranea, con il totale assenso del servizio sociale, utilizza per tali circostanze operatori di qualifica inferiore ovvero operatori A.d.b. (Assistenza Di Base). Bisogna inoltre evidenziare che alcuni responsabili di Asl 7 come il Responsabile U.O. Attività Sanitarie di Comunità Distretto Valdichiana USL 7 Siena Dott. Giovanni Tiezzi, nonostante la problematica in essere rientri pienamente nelle proprie competenze, si esime dal prendere posizione in merito a tale questione applicando lo stile Ponzio Pilato. Reputiamo tale atteggiamento scorretto e omertoso. Stando a quanto riporta il capitolato di appalto, l’ aggiudicatario, ovvero Coop. Mediterranea, travalicando le normative contrattuali previste, trasgredisce gli articoli 1218, 1219 del codice civile dove si può rintracciare responsabilità contrattuale, mentre l’ art. 2043 e successivi direttamente correlati, annotano che per dette trasgressioni sia previsto rimborso per fatto illecito. Gli operatori del segretariato sociale credo debbano essere solerti e dediti al proprio lavoro, monitorando il servizio ed intervenendo prontamente al presentarsi di disservizi e inosservanza delle normative vigenti, anche formulando reclami alla medesima Azienda appaltatrice. Congiuntamente quindi invitiamo formalmente il Segretariato sociale e la Direzione di Asl a provvedere celermente ad un rapida risoluzione, prima che le famiglie degli utenti, esasperate del protrarsi di queste vicissitudini, sporgano denunce a carico dell’ Azienda Sanitaria e della referente Cooperativa.
Claudio Morganti e Federico Grazi – Io Cambio