Cantieri aperti nella zona di via Signorini, lungo gli argini e Tassinaia: ripulitura dei fossi, dighe e rifacimento di tubazioni e scatolari
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MONTERONI D’ARBIA. Continuano i lavori per la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico nel comune di Monteroni, dopo i lavori messi in cantiere nei mesi scorsi e quelli realizzati per somma urgenza dopo l’alluvione l’amministrazione comunale ha messo in piedi nuovi lavori di manutenzione, necessari alla messa in sicurezza di fossi ed argini, opere per il contenimento delle piene o il deflusso delle acque meteoriche.
“Dopo gli interventi dello scorso anno sono ripresi da alcuni mesi i cantieri per la messa in sicurezza del territorio, aperti per risolvere alcune criticità che nel passato in caso di forti temporali si sono manifestate – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Pubblici Francesco Grassi – Questo tipo di lavori sono spesso invisibili ma abbiamo visto lo scorso anno quanto siano utili anche se, nei casi peggiori, anche insufficienti. Dobbiamo impegnarci sempre di più e rivedere in modo sostanziale gran parte delle strutture del nostro territorio, mantenere buona la manutenzione dell’esistente e mai abbassare la guardia”.
Durante un sopralluogo l’assessore Grassi ha visitato i lavori di ripulitura del fosso del Madonnino che da via Ciro Franci arriva alla Cassia, oltre il sottopassaggio di via Brodolini superando sottostrada la rotonda che immette agli impianti sportivi. I lavori di ripulitura sono terminati da alcuni giorni e permetteranno un deflusso maggiore delle acque alleggerendo le problematiche anche alla zona di Vignale, a monte dell’abitato, altri interventi sullo stesso corso d’acqua dal tratto che dalla cassia arriva al fiume Arbia sono programmati a breve. Intervento anche nella zona della Casanova dove il fosso è stato ripulito e limato, e sono stati portati dei correttivi allo scatolare per migliorare la ricezione delle acque provenienti da monte. Terminati anche i lavori a Tassinaia, dove sono ultimati i lavori dietro all’abitato per la costruzione di un argine adatto alla regimazione delle acque: una barriera rialzata che condurrà le acque verso il tubo di regimazione collegato poi alle fognature per uno smaltimento graduale e regolare che consentirà un deflusso commisurato alla canalizzazioni esistenti delle acque provenienti dalle gole a monte dell’isolato.
Inoltre in questi giorni sono stati definiti i lavori con il Consorzio di Bonifica programmando interventi nei fossi di loro competenza nel nostro territorio. Alcuni di questi, come quelli di manutenzione ai fossi di deflusso dell’argine di Ponte d’Arbia, sono già in corso di realizzazione ed altri come quello di riprofilatura della Fusola all’altezza del ponte che porta alle Ville di Corsano sono già stati realizzati. Sono stati completati anche i lavori di ripristino del fosso del Banditello per alleggerire il carico delle acque sulla zona di Via Kennedy e del Centro Commerciale. Previste poi le ripuliture dei fossi del Madonnino nella parte terminale (a Monteroni) e delle Centolire (a More di Cuna).
Inoltre in questi giorni sono stati definiti i lavori con il Consorzio di Bonifica programmando interventi nei fossi di loro competenza nel nostro territorio. Alcuni di questi, come quelli di manutenzione ai fossi di deflusso dell’argine di Ponte d’Arbia, sono già in corso di realizzazione ed altri come quello di riprofilatura della Fusola all’altezza del ponte che porta alle Ville di Corsano sono già stati realizzati. Sono stati completati anche i lavori di ripristino del fosso del Banditello per alleggerire il carico delle acque sulla zona di Via Kennedy e del Centro Commerciale. Previste poi le ripuliture dei fossi del Madonnino nella parte terminale (a Monteroni) e delle Centolire (a More di Cuna).
“Sono molti i cantieri in corso – dichiara il Sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni – per la regimazione delle acque e la difesa del suolo a dimostrazione che la nostra attenzione non diminuisce neppure dopo che si sono abbassati i riflettori sugli eventi alluvionali dello scorso anno. Siamo consapevoli che interveniamo su un contesto urbano inadeguato alle dimensioni eccezionali dei nuovi fenomeni atmosferici e che pertanto non possiamo illuderci di poter trovare una soluzione a tutte le criticità presenti ma questo ci conferma che dobbiamo continuare a prestare molta attenzione e risorse in questa direzione. Per quanto ci riguarda questo tipo di necessità hanno rappresentato da sempre una priorità basti pensare ai numerosi interventi che abbiamo realizzato anche nel 2014 e nel 2015 prima dell’evento alluvionale. Il fatto che siamo un territorio e soprattutto un contesto urbano molto vulnerabile, perché costruito su dei presupposti oramai superati, ci rende consapevoli che sarà difficile poter parlare di messa in sicurezza ma siamo altrettanto convinti che dobbiamo continuare a lavorare come stiamo facendo perché questo ci consente sicuramente di ridurre in maniera significativa il rischio”.