MONTALCINO. Si prospetta molto negativa la stagione 2008 del miele. Secondo stime a livello nazionale il 40 per cento delle api sono morte: "Tranne rare eccezioni si registra per ora sul territorio nazionale un calo medio produttivo di miele
del 30%" stando alle affermazioni degli organizzatori della "Settimana del miele", che si svolgerà a Montalcino dal 12 al 14 settembre.
"Praticamente nullo il raccolto di miele di agrumi in Sicilia, scarsissimo quello nelle altre regioni vocate, Calabria, Basilicata e Puglia. Brutte notizie anche per il miele d’acacia, il più ricercato e consumato dagli italiani: al Nord e in Toscana a causa delle piogge incessanti se ne è raccolto pochissimo – continua il documento -. Il raccolto di miele di tarassaco nel Nord non si è praticamente effettuato, a causa dello
spopolamento degli alveari e dell’impressionante esodo forzato di alveari dalle zone contaminate da insetticidi tossici dispersi nelle operazioni di semina del mais. Pessima anche la situazione dei millefiori primaverili, che registrano ovunque un raccolto scarso (-70 per cento)".
Secondo Francesco Panella, presidente dell’Unione nazionale degli apicoltori italiani, "la sopravvivenza e produttività delle api è seriamente minacciata da fenomeni correlati quali la difficoltà di difesa veterinaria e l’andamento del clima. Il nostro sforzo è proteso ad affrontarli comeavvenimenti congiunturali".
Il problema è che non si fa nulla "per eliminare il micidiale impatto ambientale sulle api e sugli altri insetti utili dei nuovi e potentissimi insetticidi irresponsabilmente autorizzati dalle autorità nazionali e irrorati copiosamente nelle nostre campagne", spiega Hubert Ciacci, presidente dell’Asga (Associazione apicoltori Siena Grosseto Arezzo), sottolineando che "le stesse sostanze sono invece vietate nei Paesi
vicini, come Francia, Germania e Slovenia".
In Italia operano 50.000 apicoltori, con 1,1 milioni di alveari, per un giro d’affari di 60 milioni di euro "che arriva a 2,5 miliardi se si considera il servizio di impollinazione fornito dalle api all’agricoltura", precisa la nota.