Il Presidente Tamburini: “Il Consorzio Alto Valdarno non può intervenire senza una specifica convenzione”
VALDICHIANA. Il Consorzio Alto Valdarno è solidale con chi lamenta l’inadeguata manutenzione del Sentiero della Bonifica. “Abbiamo visto le fotografie diffuse dai cittadini e avuto modo di verificare direttamente le condizioni in cui versa il tracciato: siamo rammaricati perché si tratta di uno dei tracciati naturali più belli e frequentati della Val di Chiana ed apprezzati dai cittadini e dai numerosi turisti che visitano il nostro territorio”, precisa il Presidente Paolo Tamburini, commentando la polemica che si è alzata negli ultimi giorni. E spiega: “Purtroppo il Consorzio non può ripulire il percorso, perché la sua gestione non è mai stata affidata all’ente. Tra l’altro, utilizzare il contributo consortile per effettuare questo tipo di manutenzioni sarebbe illegittimo e si potrebbe configurare addirittura come un preciso reato: distrazione di fondi destinati ad altra attività e danno erariale”, dice Tamburini, respingendo al mittente le critiche piovute sul Consorzio e cercando di fare chiarezza sulle responsabilità. “Siamo solidali con chi ha sollevato il problema. Il Consorzio è particolarmente sensibile al tema e lo ha dimostrato in più occasioni, manifestando alla Regione Toscana la piena disponibilità, nel rispetto delle regole, ad occuparsi della gestione del Sentiero per rimetterlo in piena efficienza. Purtroppo ad oggi non abbiamo avuto riscontri. Cogliamo quindi l’occasione per rinnovare questa disponibilità. Ci auguriamo, insieme ai cittadini, che, quanto prima, si possa trovare una soluzione adeguata per restituire la dovuta dignità al percorso, consapevoli della sua valenza storica e paesaggistica”, dice ancora il Presidente del CB2, impegnandosi a effettuare le verifiche del caso, anche con i partner che hanno sottoscritto di recente il Contratto di Fiume per il Canale Maestro della Chiana.