MONTERIGGIONI. “Abbiamo lasciato la seduta del Consiglio comunale perché impossibile per noi recepire un piano economico finanziario con pesanti aumenti derivanti dalla cattiva gestione del ciclo dei rifiuti da parte dell’amministrazione Frosini.”
In una nota i consiglieri di opposizione della lista “Per Monteriggioni”, Raffaella Senesi e Fabio Lattanzio, chiariscono la loro posizione sulla scelta di lasciare la seduta del Consiglio comunale poco prima dell’illustrazione del punto all” o.d.g che riguardava il piano economico-finanziario della TARI.
“Assurdo, in primo luogo, che il nostro Comune, e con esso i nostri concittadini, subiscano ancora aumenti della tariffa TARI, stimati del 6,6% nel 2024 rispetto allo scorso anno. Complessivamente, durante il periodo di mandato Frosini, il costo dello smaltimento dei rifiuti è aumentato di oltre 10% per i residenti di Monteriggioni, mentre la percentuale di raccolta differenziata è diminuita dell’8%. Ma il sindaco uscente vorrebbe accreditare come positivo il risultato della sua amministrazione nella raccolta differenziata (quando i dati accertano il contrario), se mai scaricando su altri le responsabilità degli indiscutibili aumenti della tariffa.
Per noi non sarebbe stato certo possibile avallare la “presa d’atto”, cioè una decisione già assunta in altra sede, di un piano economico e finanziario che accolla ai cittadini di Monteriggioni una TARI aumentata ancora una volta a dismisura per la gestione fallimentare dei rifiuti da parte dell’amministrazione Frosini. L’unica risposta da parte nostra non poteva essere quindi che lasciare l’aula, in quanto il voto dei consiglieri sarebbe stato un atto puramente formale e del tutto ininfluente. Invece che una “presa d’atto” ci sembra una “presa in giro”.
Abbiamo lasciato alla maggioranza del PD Monteriggioni e Lega Nord Salvini votare insieme ancora una volta con il consueto consociativismo, visto che nell’unità d’intenti che li accomuna da tutto il mandato Frosini, condividono anche gli aumenti della tari e il crollo della differenziata. Così come hanno condiviso gli aumenti dell’addizionale IRPEF comunale.
Raffaella Senesi
Fabio Lattanzio