Giordano Santoni ritiene opportuno fare alcune precisazioni

TORRITA DI SIENA. Da Giordano Santoni riceviamo e pubblichiamo.
“Viste le ripetute notizie non veritiere fatte circolare da molto tempo sia a mezzo stampa che sui social preme fare alcune precisazioni a proposito dell’ex Plesso scolastico di Via Roma. Nel corso degli anni è circolata troppa disinformazione sia circa le vere ragioni per le quali la precedente Amministrazione Comunale prese la decisione di sospenderci temporaneamente l’attività scolastica che a proposito dell’iter procedurale relativo alla richiesta del finanziamento per l’intervento di ristrutturazione dell’edificio. Per una questione di stile non avevamo mai ritenuto di dover intervenire su nessuna delle scelte fatte dall’attuale Amministrazione Comunale, ma a questo punto riteniamo opportuno fare alcune precisazioni, in quanto, i cittadini hanno il diritto di sapere come stanno esattamente le cose. La decisione di sospendere l’attività scolastica venne presa a seguito delle continue verifiche e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che richiedeva l’edificio negli ultimi anni di attività scolastica, al fine di permettere un intervento di ristrutturazione straordinaria rendendo cosi tutto l’edificio più funzionale e sicuro, razionalizzando gli spazi, i servizi, risparmiando sulla gestione economica. L’opportunità era data dal Governo Renzi, che fra i primi provvedimenti emanati al suo insediamento, aveva messo a disposizione dei Comuni ingenti risorse proprio per la ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il Comune di Torrita naturalmente dopo una stima tecnica ed economica dell’intervento, presentò immediatamente la domanda con la richiesta di € 800.000,00, superando brillantemente la prima fase dell’iter procedurale, in quanto, l’intervento, rientrava pienamente fra quelli con tutti i requisiti richiesti: (edificio già adibito a scuola e di proprietà dell’Amministrazione Comunale).
Fin dai primi mesi dell’attuale Amministrazione Comunale, sono incominciate a circolare notizie che attribuivano la “mancata erogazione del finanziamento” alla precedente Amministrazione, in quanto, non avrebbe indicato nella richiesta che l’intervento si sarebbe dovuto realizzare al di fuori del Patto di Stabilità e che non era stata indicata la quota di copertura finanziaria a carico del Comune. Informazioni totalmente non veritiere, in quanto, la quota di compartecipazione del Comune risulta agli atti amministrativi e per quanto riguarda il patto di stabilità, è lo stesso provvedimento Governativo sull’edilizia scolastica che esclude tali interventi dal patto di stabilità. Bastava verificare gli atti amministrativi.
Pertanto, noi non abbiamo mai parlato di “inagibilità” dell’edificio, ma si è trattato di una atto di programmazione vista anche l’opportunità data dal Governo Renzi, e non di una decisione “frettolosa”, come ha ribadito recentemente il Sindaco Grazi. Abbiamo agito, a nostro parere, con senso di responsabilità, compiendo un atto di buon governo, come avrebbe fatto qualsiasi buon padre di famiglia. L’attuale Amministrazione, invece di continuare a fare disinformazione farebbe meglio, a nostro parere, a informare i propri cittadini circa le vere ragioni del mancato finanziamento a fondo perduto, che avrebbe consentito di recuperare e rendere funzionale l’edificio, attraendo risorse con ricadute positive sul territorio.