Claudia Santoni consigliere di MonteroniVIva interviene sulla nuova gestione della scuola dell’infanzia di Cuna, denunciando i disagi delle famiglie
MONTERONI D’ARBIA. “A Cuna la scuola dell’infanzia comunale che per oltre 6 anni ha rappresentato un fiore all’occhiello per tutta la comunità e soprattutto per genitori e bambini, da quest’ anno, per ragioni poco comprensibili, è passata dalla competenza comunale a quella statale. Purtroppo le rassicurazioni dell’assessore che nulla sarebbe cambiato con il passaggio, sono naufragate già il primo giorno di scuola. A differenza delle scuole comunali che hanno riaperto il 2 settembre, la scuola statale dell’infanzia di Cuna riaprirà il 16 settembre, e questo ha creato non pochi cambiamenti e disagi nella vita delle famiglie coinvolte”.
Claudia Santoni consigliera di MonteroniVIva interviene nel dibattito scatenato dalle vivaci lamentele di alcuni genitori sulle modalità della nuova gestione della “scuolina” di Cuna.
Una discussione che richiama quella in corso a Siena, contro il tentativo di trasformare le scuole dell’infanzia da comunali a statali, per le quali si teme un peggioramento nella qualità del servizio.
Disagi e lamentele che pure si sono manifestati a Monteroni a causa del cambiamento di calendario, e costringendo il comune a correre ai rimedi, organizzando in fretta e in furia un campo solare (ovviamente dentro la scuola materna di Cuna) con priorità all’accesso per bambini iscritti alla materna statale. “Se fosse stata programmata per tempo (la determina è del 29 agosto) – spiega la consigliera Santoni – avrebbe potuto essere stata una buona soluzione. Purtroppo al danno si unisce la beffa, perchè il servizio sostitutivo del campo solare assicura l’apertura solo dalle 8.30 alle 12.30.
Inoltre a regime l’orario ordinario di apertura sarà alle 8.30 invece che alle 8.00, come accadeva prima quando la scuola era di competenza comunale, penalizzando non poco le famiglie e le madri che lavorano”. “Siamo ancora più sorpresi – rincara la dose la consigliera Santoni – del fatto che alle legittime lamentele dei genitori, l’assessore abbia risposto fornendo il numero di una cooperativa che potesse aiutare i genitori a risolvere il disagio, pagando ovviamente di propria tasca un servizio di custodia anticipata, come se fosse una scuola fai da te. Assistiamo dunque basiti ad un cambio di gestione, che avrebbe dovuto lasciare tutto così come è, ma che invece mette i genitori nella condizione di fare da soli per risolvere i problemi. Tra l’altro l’apertura ritardata costituirebbe anche un’ingiusta disparità di trattamento con le famiglie che frequentano la statale del capoluogo, dove invece l’apertura è assicurata, gratuitamente alle ore 8.00”.
Pur non entrando nella polemica sulle scelte della gestione tra comunale e statale e pure avendo fiducia che le cose si sistemeranno presto – conclude Santoni – non possiamo non osservare che si poteva gestire il tutto molto meglio di come si è fatto, con più programmazione e più serietà. Magari assicurandosi che non ci fosse arretramento nella qualità dei servizi come invece è stato, venendo meno a una promessa fatta ai genitori e non rispettata”.