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COLLE DI VAL D'ELSA. Le politiche nazionali nel settore della scuola e della sicurezza sono stati fra i temi che hanno animato l’ultima seduta del consiglio comunale prima della pausa estiva. Sul fronte della scuola, il gruppo consiliare del Partito democratico ha presentato una mozione che pone l’attenzione sulla situazione che si presenterà nelle scuole nel prossimo anno scolastico e che invita il Governo ad avviare un percorso condiviso per arrivare ad una riforma reale del sistema scolastico italiano, fondata sui contenuti e non sui tagli. Sul fronte sicurezza, invece, i gruppi consiliari di Partito democratico e Sinistra per Colle hanno presentato una mozione che esprime piena contrarietà ai provvedimenti in materia di sicurezza approvati in via definitiva dal Parlamento e forte preoccupazione per la diffusione di sentimenti di intolleranza che potrebbero seguire il provvedimento.
La mozione sulle politiche scolastiche a livello nazionale. “La mozione – spiega Andrea Ferrini, capogruppo Pd in consiglio comunale – è nato per aprire una discussione e un confronto all’interno del consiglio sulle modifiche introdotte dalla “riforma” del settore scolastico, che mettono al primo posto il contenimento dei costi e danneggiano il modello educativo e pedagogico offerto a bambini e ragazzi. Su queste basi, auspichiamo una revisione della “riforma” e lo stanziamento di risorse adeguate per le autonomie scolastiche, al fine di consentire il normale funzionamento degli istituti, visto che è a rischio il diritto allo studio sancito dalla Costituzione italiana. Chiediamo anche di individuare soluzioni adeguate rispetto al personale ATA, la cui drammatica riduzione mette a rischio il normale funzionamento delle scuole e la qualità del servizio offerto. A tutto questo – continua Ferrini – si aggiunge il fatto che il governo dovrebbe iniziare a preoccuparsi seriamente della situazione in cui versano gli edifici scolastici in Italia, dove gli interventi di manutenzione sono fortemente penalizzati dai tagli alle risorse statali e possono contare solo su sostegni locali e regionali”.
La mozione sulla sicurezza. La mozione presentata da Pd e Sinistra per Colle, approvata con i voti favorevoli della maggioranza, invita il governo a riconsiderare le norme introdotte e impegna il consiglio comunale, come organo collegiale del Comune colligiano, a promuovere nella cittadinanza percorsi idonei a sensibilizzare l’opinione pubblica verso norme fortemente discriminatorie e prive di fondamento giustificativo; a favorire l’integrazione con momenti di informazione e di formazione che vedano un ruolo primario della scuola come luogo di convivenza civile, di educazione alla legalità, di confronto e di socializzazione.
L’approvazione della mozione, inoltre, ribadisce l’impegno del Comune a non ricorrere allo strumento delle ronde, come affermato nei mesi scorsi in un ordine del giorno simile, privilegiando un’azione giornaliera che garantisca e imponga l’esercizio del diritto di cittadinanza da parte di tutti i cittadini che vivono ed operano a Colle di Val d’Elsa. La mozione presentata non condanna interamente il “pacchetto sicurezza”, che in alcuni punti è condiviso e condivisibile, ma contesta l’introduzione del reato di clandestinità, che mette a rischio la garanzia di diritti individuali fondamentali, quali la casa, il lavoro e la salute. Dal dibattito vivace che è scaturito attorno alla mozione, è emersa la proposta delle minoranze di avviare una riflessione sul tema della sicurezza nelle Commissioni consiliari, per individuare gli strumenti più idonei per continuare ad accompagnare il buon livello di convivenza civile e sociale che da tempo caratterizza la città valdelsana.