![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2020/11/sinistra-eco.jpg)
CHIUSI. In questi giorni il progetto di costruzione di un’alleanza progressista ecologista ha mosso i primi concreti passi. Prima sono avvenuti incontri separati tra Sinistra Civica Ecologista, PD Possiamo e Movimento 5 stelle. Poi lo scorso giovedì si sono incontrare le rispettive delegazioni. Diversi sono stati i punti discussi sui quali c’è stata una sostanziale convergenza. Naturalmente nei prossimi passaggi si potrà entrare nel merito dei contenuti e si vedrà se le premesse positive si trasformeranno in un accordo. Il dibattito dovrà essere portato tra i cittadini, tra le componenti sociali, economiche e culturali della realtà cittadina per un confronto che sia realmente aperto e partecipato.
Sinistra Civica Ecologista ha introdotto la necessità di costruire anche a Chiusi un nuovo progetto politico perché siamo di fronte a una fase sociale ed economica completamente nuova. Una prospettiva che pare essere stata ampiamente condivisa da tutti.
Occorre andare oltre le formule di una politica tradizionale che è in evidente crisi. Serve, invece, una coalizione che non perpetui l’autosufficienza e l’autoconservazione, ma riesca a assumere fino in fondo analisi e risposte alle difficoltà sociali, economiche e ambientale del nostro Territorio.
Pensare di rimettere insieme PD, Italia Viva e socialisti o dare credito a liste che si aggrappano a una minoranza di ceto imprenditoriale e professionale amico, che non rappresenta il complesso del tessuto economico e associativo cittadino, significa non rispondere ai bisogni reali, alle molteplici sensibilità e alle migliori risorse della nostra città.
Pensiamo che debba essere perseguito un percorso di aggregazione della sinistra. Possiamo è una componente locale importante per questo processo unitario. Il Movimento 5 Stelle, nonostante alcune contraddizioni, esprime istanze progressiste e ambientali, ha attratto molti delusi della sinistra ed escluderlo dal percorso costituirebbe un grossolano errore.
Siamo tutti consapevoli che occorrerà lavorare per dare omogeneità ad una aggregazione le cui componenti hanno storie diverse. Una coalizione che vuol governare un paese deve rendere chiaro cosa esprime sul piano culturale e valoriale, oltre che avere una condivisione sulle proposte programmatiche.
Il confronto politico serve a questo: superare le divisioni e la frammentazione, che sono i limiti paralizzanti del dibattito politico. Una debolezza che rende difficile all’intera città unirsi e fare sistema su una prospettiva. In questo, una coalizione come quella che speriamo possa affermarsi a Chiusi per molti versi è un laboratorio e deve saper proporre una visione di città che guardi ai prossimi cinque, dieci anni.
Marco Nasorri – coordinatore provinciale di Sinistra Civica Ecologista