ABBADIA SAN SALVATORE. Che gli scambi culturali con scuole estere costituiscano una parte integrante e sostanziale dei piani dell’offerta formativa degli istituti di istruzione superiore, è concetto ormai assodato e ribadito. Si può solo ricordare che gli scambi hanno assunto il ruolo non solo di un momento interessante diverso dalle solite gite di istruzione ma anche di una vera e propria anticipazione e preparazione all’apprendimento dell’interculturalità in un mondo che si fa sempre più multietnico e aperto alle esperienze dell’altro. E’ l’apprendimento proprio di iniziative intraprese a livello europeo già dal 1987, quali Socrates e Erasmus, acronimo quest’ultimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students, programma di mobilità studentesca che dà la possibilità a uno studente europeo di effettuare in una istituzione scolastica straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto nel proprio paese, ma che richiama anche la figura e l’opera di Erasmo da Rotterdam, umanista e teologo olandese che viaggiò diversi anni in tutta Europa per comprenderne le differenti culture. Ogni scambio è diverso dagli altri, ma tutti hanno uno scopo comune: aprire una finestra sul mondo per vedere oltre i pregiudizi e ampliare i propri orizzonti.
In questa ottica le esperienze compiute dall’istituto Amedeo Avogadro di Abbadia San Salvatore (che accorpa i diversi rami di Liceo delle Scienze Applicate, Istituto Tecnico con indirizzi Chimica, Biotecnologie, Elettronica, Meccanica, Territorio e Ambiente) possono definirsi “pilota” e datano da maggio 2006, quando nell’ambito del programma “Gioventù in azione”, istituito e finanziato dalla Commissione Europea, l’istituto ricevette un invito da parte di una scuola polacca della città di Zyclin, accettato con entusiasmo e ricambiato l’anno seguente con la resa dell’ospitalità grazie all’approvazione di un progetto presentato alla Agenzia Nazionale secondo il programma comunitario di “Gioventù in azione”. Questo programma si è protratto fino al 2013 e in questo arco di tempo gli scambi culturali con questo partner si sono succeduti con cadenza quasi annuale. Un nuovo invito dalla Polonia, da una scuola della città di Kutno, è arrivato nel 2008, ricambiato l’anno seguente. Dopo una battuta d’arresto nel 2010, l’esperienza si è ripetuta in Polonia nel 2011 e per la prima volta si è trattato di uno scambio trilaterale, per la presenza di un gruppo della Lettonia. L’esperienza trilaterale è stata “esportata” prima in Italia, con un ulteriore scambio nel 2012 con gruppi di Polonia e Croazia, poi nel 2013 in Finlandia, con la partecipazione di gruppi di Italia e Irlanda del Nord. Quest’ultimo ha di nuovo organizzato uno scambio trilaterale nel 2013, al quale l’Avogadro ha partecipato. Nello stesso anno è pervenuto un invito, naturalmente accettato, dalla Polonia. Con il 2013 si è concluso il periodo dei sette anni previsti dalla Commissione Europea per il programma “Gioventù in azione”. Il successivo ciclo dal 2014 al 2021 è ricalcato sull’esperienza Erasmus ed è proprio nel programma che è stata restituita l’ospitalità ricevuta in Finlandia e Irlanda del Nord. Recentemente è stato presentato un nuovo progetto all’Agenzia nazionale per riprendere la collaborazione iniziata nel 2006 con il partner polacco. Di particolare rilievo è stato lo scambio del 2013 incentrato sulla figura di papa Woitila, che raccoglieva giovani di tutto il mondo, e nella prosecuzione del programma si vorrebbero mettere in rilievo altri aspetti dell’opera di questo grande pontefice. Inoltre per la prima volta quest’anno grazie ai progetti di mobilità promossi dall’Istituto tre studenti dei vari corsi di studio parteciperanno a un intervento formativo in paesi europei, uno a Malta e due in Spagna, a la Coruna.Questo tipo di esperienze prevede come strumento di base il dialogo e il confronto aperto fra tutti i partecipanti. In un’iniziativa di scambio, gruppi di giovani provenienti da contesti diversi e da più paesi hanno l’opportunità di incontrarsi, discutere e confrontarsi su diversi temi, nonché di acquisire conoscenze sui rispettivi paesi e contesti culturali, il tutto facendo sempre riferimento ad un tipo di apprendimento non formale. Si convive nella medesima struttura e si svolgono attività in comune, diverse secondo il tipo di scambio e di organizzazione ospitante. Si possono realizzare attività sportive, artistiche, formative (workshop creativi o pratici, campi di volontariato, corsi di lingua), ricreative (visite alle città, escursioni, conoscenza di usi e culture diversi).