Il consigliere di Toscana a Sinistra chiede che la "Regione intervenga in primo luogo per l'emergenza sanitaria""
FIRENZE. “Ma dobbiamo sempre aspettare il peggio, prima di rendersi conto di un’emergenza carceraria? E’ da quasi un anno che cerchiamo di portare all’attenzione delle istituzioni e della stampa la situazione esplosiva di San Gimignano”. Così Paolo Sarti, consigliere regionale di Sì-Toscana a Sinistra, sui gravi fatti emersi riguardo al carcere senese. Sarti vi si era recato in ispezione nel febbraio scorso.
“Le gravissimi accuse ipotizzate dalla Procura non ci sorprendono -prosegue Sarti- combaciano con il clima di tensione che avevamo registrato in quell’istituto, e che risulta accresciuto dalla Direzione Penitenziaria, e grazie alle continue denunce riportate dal garante regionale dei detenuti. Adesso è evidente che lo sciopero della fame dei denuti, dello scorso gennaio, in cui lamentavano irragionevoli restrizioni imposte dalla direzione vigente, avevano almeno un qualche fondamento. Ci auguriamo che la magistratura accerti la verità il prima possibile, ma, intanto anche la Regione Toscana deve attivarsi, in primo luogo per migliorare la situazione dal punto di vista sanitario”.