Non è ammissibile che Sarteano, da paese di riposo a vocazione turistica diventi, per volere delle autorità sanitarie Regionali il “paese lazzaretto covid” della Toscana sud-est
SARTEANO. ” Per non rischiare di incorrere in incomprensione ed equivoci, comunichiamo in anteprima il testo della petizione diretta al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Presidente della Regione Enrico Rossi, all’assessore regionale alla salute, alla Commissione sanità regionale, al Sindaco di SARTEANO e ai capigruppo in Consiglio.
A breve lanceremo la raccolta firme, visto il particolare momento, si sta valutando l’idonea modalità.
Aperta a chiunque abbia a cuore le sorte della nostra comunità.
Petizione
“Non trasformiamo SARTEANO in un “lazzaretto ” Covid 19 “.
A Sarteano NON si può e NON SI DEVE REALIZZARE un COVID19 HOSPITAL che sia in tutto o in parte privo di tutte le garanzie in termini di infrastrutture e tecnologia, atte ad assicurare la migliore assistenza possibile ai degenti e nello stesso tempo a scongiurare la propagazione del contagio tra gli stessi, gli operatori sanitari e la popolazione.
A nostro avviso allo stato attuale la struttura è inadeguata a garantire la sicurezza di ricoverati ed operatori, ed il numero sempre crescente di infezioni rafforzano i nostri dubbi.
Tutte le istanze portate avanti dalle opposizioni fino ad oggi sono state ignorate, ma i fatti ci danno ragione.
Una volta esplosa l’epidemia da Covid19 all’interno della RSA, il Comune e la Regione hanno inopinatamente deciso di realizzare un piano Reparto COVID e un piano no COVID sostenendo di potere assicurare la necessaria separazione atta ad evitare il propagarsi del contagio tra degenti COVID e NO COVID, e tra gli operatori sanitari. Il risultato è stato catastrofico, in ospiti deceduti e in operatori contagiati dal Coronavirus.
I casi Covid della casa di riposo pesano come un macigno, purtroppo i dati parlano da soli. Nella nostra RSA il virus ha formato una catena di contagi inarrestabile e, giorno dopo giorno, il dramma ha preso forma di “sacrificio ecatombale”. La notizia dei tre nuovi operatori contagiati è a dir poco allarmante e indica che la strada scelta, a noi imposta, ovvero di trasformare la RSA/RA “ex OMPI” (leggi convenzione) “..in struttura interamente dedicata all’accoglienza e alla cura degli ospiti positivi al COVID – 19 provenienti dal territorio aziendale (Arezzo/Grosseto/Siena)…”, è una strada lunga, pericolosa e potenzialmente dannosa. Se il nemico invisibile non si può uccidere non va “sposato” va allontanato, e questo è sempre stato l’unico modo per azzerare i contagi. Ogni numero che si aggiunge alla lista dei decessi e degli operatori contagiati è un pianto, una sofferenza, un pericolo per la nostra comunità e per le case di riposo territoriali che fino ad oggi hanno saputo proteggere i propri ospiti, è altresì un danno economico-sociale logorante. Oltre gli anziani, vittime innocenti del Coronavirus, pensiamo al danno arrecato al parco delle piscine, ai ristoratori, ai commercianti, agli albergatori, alle partite iva e ai nostri lavoratori stagionali legati al turismo. Siamo tutti in ginocchio!
Non è ammissibile che Sarteano, da paese di riposo a vocazione turistica diventi, per volere delle autorità sanitarie Regionali il “paese lazzaretto covid” della Toscana sud-est senza nessun avviso preventivo alla già martoriata comunità. La mancanza di idonei dispositivi di protezione prima e i protocolli utilizzati fino ad oggi stanno dimostrando nell’evidenza dei fatti, tutta la loro inadeguatezza nella gestione della struttura della nostra ex casa di riposo Comunale. Se nella battaglia contro il Covid-19 il punto debole della nostra società sono gli anziani, i “trascurati” che arriveranno da altri centri, se non sono ben curati rischiano di essere la miccia di un incendio su vastissima scala. Sono quindi i primi a dover essere tutelati. E con loro le persone che li accudiscono tutti i giorni e che alla sera tornano nelle loro famiglie. La nostra comunità sta contando troppe vittime e piangendo troppi ammalati. Così Sarteano non riparte, così i Sarteanesi rimarranno “nell’Inferno Coronavirus” per mesi e forse anni. Questa esperienza insegni che gli ospedali non possono essere gestiti con logiche economicistiche e neo fordiste, ma avendo come riferimento la tutela della salute dei cittadini e la sicurezza di chi vi opera. Come è possibile avere tutti questi morti e ammalati Covid se sono state rispettate tutte le misure prescritte?
Senza se e senza ma, visto i nefasti dati, la struttura va chiusa ed i malati trasportati in luogo più adeguato!
A tutela della salute e anche del futuro turistico, economico della nostra comunità, annunciamo prossima petizione online: “Non trasformiamo SARTEANO in un “lazzaretto” Covid 19 “.
Foto: Gino Arnaldi, Consigliere Comunale.
Movimento per SARTEANO
Gino Arnaldi, cons. Comunale
Marcello Piscitello, portavoce