Fratelli d'Italia: "Neanche l'opposizione ha chiesto di discuterla in consiglio, rimaniamo basiti! Democrazia negata, cittadini mortificati"

SARTEANO. A Sarteano la democrazia è proprio morta? Ci auguriamo di no.
Comunichiamo che la petizione popolare predisposta dal circolo di Fratelli d’Italia “No ai parcheggi a pagamento” non sarà portata in consiglio comunale in quanto non ha convinto nessun consigliere seduto sui banchi consiliari. Neanche l’opposizione ha chiesto di discuterla in consiglio, rimaniamo basiti! In merito alla fantomatica lista civica di centrodestra a trazione leghista abbiamo richiesto all’Onorevole Francesco Michelotti di fare una verifica politica di coalizione. Democrazia negata, cittadini mortificati. Così è impossibile andare avanti.
In effetti, a questo punto non si capisce che senso abbia raccogliere le firme. Se la proposta deve comunque finire sulla scrivania del sindaco e non in Consiglio. E, nel caso specifico, stiamo parlando di istituire un tavolo di confronto fra cittadini e amministrazione comunale, non di impegni onerosi.
Esprimiamo profonda delusione e preoccupazione. Con il NO alla discussione della petizione e il NO alle norme del referendum, in pratica il Sindaco, la Giunta e i consiglieri tutti (maggioranza/minoranza) ignorano gli strumenti democratici di iniziativa popolare previsti dallo statuto comunale. A fronte di provvedimenti dimostrati disastrosi per i cittadini e per le casse comunali, (sembra che se ne rendano conto e stiano correndo ai ripari, per noi di Fratelli d’Italia non sono sufficienti), CHIEDIAMO la convocazione di un consiglio straordinario aperto a tutti, che discuta la petizione e che approvi le norme del referendum; i quasi mille firmatari hanno il diritto di essere ascoltati. Non crediamo ci volesse un grande sforzo per portare comunque la petizione in Consiglio, per poi uniformare Statuto e Regolamento.
Nel caso in cui l’amministrazione Landi continuasse a negare ciò,contestualmente, ci vedremmo costretti a sollecitare l’intervento del Prefetto e del Procuratore della Repubblica per omissioni di atti d’ufficio.
Il Presidente
Marcello Piscitello