"Le terre e il cielo di Spineto" assegnato all'antico Orto botanico dell'Università patavina
SARTEANO. All’Orto Botanico dell’Università di Padova, che è all’origine di tutti i giardini botanici del mondo, verrà consegnato il premio,a un anno esatto dall’inaugurazione del Giardino della Biodiversità, il premio di ecologia umana “Le terre e il cielo di Spineto”. La cerimonia si terrà sabato (17 ottobre) alle ore 16,45 al teatro degli Arrischianti.
Nato nel 1545 per la coltivazione delle piante medicinali, con scopo di ricerca medica e farmacologica, l’Orto Botanico dell’Università di Padova torna ad essere anticipatore di ricerca e, al tempo stesso, straordinario strumento didattico-divulgativo con l’inserimento di una realizzazione innovativa di alta tecnologia e di forte impatto emotivo. Tramite pannelli, filmati, exhibit interattivi ,il Giardino della Biodiversità racconta il pianeta dal punto di vista delle forme di vita vegetali,indagando il ruolo svolto nel rapporto con l’uomo, per dimostrare come l’intelligenza vegetale e l’intelligenza umana abbiano svolto un percorso di co-evoluzione. Si approccia, inoltre, ad un approfondimento futuro sui temi legati alle possibili condizioni di vita extra-terrestre e sugli effetti che l’inquinamento estremo e lo stesso intervento dell’uomo producono sulle specie vegetali.
Il Premio verrà consegnato da Marilisa Cuccia, madrina dell’iniziativa, sabato (17 ottobre) nel corso della cerimonia che si svolgerà al Teatro degli Arrischianti, con inizio alle 16.45. In rappresentanza del Magnifico Rettore dell’Università di Padova, riceverà il Premio Michele Cortelazzo. Assieme all’Università di Padova, sarà premiato anche l’autore del progetto scientifico del Giardino della Biodiversità, Telmo Pievani. filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, ricopre presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova la prima cattedra italiana di Filosofia delle scienze biologiche. Nello stesso dipartimento è anche titolare dell’insegnamento di Antropologia. il professore terrà una lectio magistralis a conclusione dell’incontro.