SARTEANO. E' Giostra! Quest’anno la competizione si preannuncia particolarmente avvincente visto che tutte le contrade schiereranno giostratori allenatissimi. A sfidarsi domani (15 agosoto) alle 18 saranno nell’ordine stabilito dalla tratta Daniele Cappelletti per San Bartolomeo dai colori bianco viola capitanata da Alberto Bussotti, Francesco Perugini per Sant’Andrea dai colori rosso blu e capitano Giancarlo Betti, Fabio Tamagnini per la contrada di San Martino dai colori bianco celesti e capitanata da Alessio Giani, Enrico Fè per la bianco rossa San Lorenzo con capitano Claudio Morgantini e Alfio Perugini per la giallo viola Santissima Trinità con capitano Giorgio Perugini.
E’ proprio la corsa il momento in cui i giostratori con i fedeli cavalli mettono in campo la loro destrezza . Il buratto, ovvero il possente fantoccio di legno rappresentante il nemico saraceno si leva dinnanzi ai suoi avversari minaccioso mostrando nella mano sinistra, posto sullo scudo di legno l'agognato anello da conquistare. Nella mano destra invece, una serie di palle di legno che sono un micidiale strumento di offesa nel momento in cui la sorte disponga che il giostratore colpisca lo scudo. Le corse chiamate carriere, cinque per contrada sono un entusiasmante gara di abilità tra i cavalieri che si impegnano costantemente per tutto l'anno con quotidiani allenamenti.
Il gioco equestre, che rievoca la lotta dei cavalieri contro il predone arabo ( il saraceno) qui ha origini antiche. Oltre quattro secoli di storia accompagnano l’evoluzione del coinvolgente torneo cavalleresco, le cui prime testimonianze risalgono al 1583. Nei secoli successivi diviene sempre più stretto il legame fra Sarteano e la Giostra, fino ad arrivare agli inizi del Novecento, in cui fu interrotta a causa delle due guerre e, successivamente, tra il 1962 al 1982, anno la manifestazione fu ripresa .La piazza urla, fischia, piange per le sorti riservate ai propri giostratori. Al termine l'ambito trofeo: il bellissimo palio dipinto da Rita Fastelli che glorificherà la contrada vincitrice.
Ma la giostra del Saracino non è soltanto questo. Domani già dalle 15,30 un lungo corteo storico composto da moltissimi figuranti: priori, capitani a cavallo, dame, cavalieri, ancelle, musici, armigeri, sbandieratori, tamburini, chiarine, carroccio trainato dai buoi, giostratori, palafrenieri sfileranno tutti in costume rinascimentale lungo le vie del paese per giungere alla piazza “intufata” dove avrà luogo il saggio di abilità degli sbandieratori di ogni contrada, accompagnati dai tamburini e sempre pronti a stupire per la loro abilità. Poi la gara, il cui inizio ufficiale sarà sancito dal banditore: da questo momento le aspettative dei contradaioli sono riposte tutte nella mano ferma del proprio giostratore. Ogni pronostico quest’anno sarebbe avventato, la piazza è calda, la partita aperta.
E’ proprio la corsa il momento in cui i giostratori con i fedeli cavalli mettono in campo la loro destrezza . Il buratto, ovvero il possente fantoccio di legno rappresentante il nemico saraceno si leva dinnanzi ai suoi avversari minaccioso mostrando nella mano sinistra, posto sullo scudo di legno l'agognato anello da conquistare. Nella mano destra invece, una serie di palle di legno che sono un micidiale strumento di offesa nel momento in cui la sorte disponga che il giostratore colpisca lo scudo. Le corse chiamate carriere, cinque per contrada sono un entusiasmante gara di abilità tra i cavalieri che si impegnano costantemente per tutto l'anno con quotidiani allenamenti.
Il gioco equestre, che rievoca la lotta dei cavalieri contro il predone arabo ( il saraceno) qui ha origini antiche. Oltre quattro secoli di storia accompagnano l’evoluzione del coinvolgente torneo cavalleresco, le cui prime testimonianze risalgono al 1583. Nei secoli successivi diviene sempre più stretto il legame fra Sarteano e la Giostra, fino ad arrivare agli inizi del Novecento, in cui fu interrotta a causa delle due guerre e, successivamente, tra il 1962 al 1982, anno la manifestazione fu ripresa .La piazza urla, fischia, piange per le sorti riservate ai propri giostratori. Al termine l'ambito trofeo: il bellissimo palio dipinto da Rita Fastelli che glorificherà la contrada vincitrice.
Ma la giostra del Saracino non è soltanto questo. Domani già dalle 15,30 un lungo corteo storico composto da moltissimi figuranti: priori, capitani a cavallo, dame, cavalieri, ancelle, musici, armigeri, sbandieratori, tamburini, chiarine, carroccio trainato dai buoi, giostratori, palafrenieri sfileranno tutti in costume rinascimentale lungo le vie del paese per giungere alla piazza “intufata” dove avrà luogo il saggio di abilità degli sbandieratori di ogni contrada, accompagnati dai tamburini e sempre pronti a stupire per la loro abilità. Poi la gara, il cui inizio ufficiale sarà sancito dal banditore: da questo momento le aspettative dei contradaioli sono riposte tutte nella mano ferma del proprio giostratore. Ogni pronostico quest’anno sarebbe avventato, la piazza è calda, la partita aperta.