All'evento parteciperanno le maggiori istituzioni provinciali
SARTEANO. Anche quest’anno l’ANMIL celebrerà in tutte le province d’Italia, attraverso le proprie sedi, la 65ᵃ Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro – istituzionalizzata nel ’98 con Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri su richiesta dell’Associazione – sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, e a Roma si terrà la manifestazione principale. nell’Auditorium della Direzione Centrale dell’INAIL (P. le Giulio Pastore, 6) si svolgerà, dalle 10.00 alle 13.00, la manifestazione principale. Alle ore 8.30, la Giornata si aprirà con una Cerimonia religiosa in memoria di tutti i caduti sul lavoro, nella Basilica dei Santi Pietro e Paolo all’EUR. All’incontro, che si terrà presso l’INAIL, interverranno sui temi della sicurezza e della tutela delle vittime del lavoro oltre Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni: il Sottosegretario di Stato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Luigi Bobba (delegato dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti); la Presidente della Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro del Senato, Camilla Fabbri; il Presidente della Commissione Lavoro al Senato, Maurizio Sacconi; il Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano; il Presidente del CIV INAIL, Francesco Rampi; il Presidente dell’INAIL, Massimo De Felice; il Direttore Generale INAIL, Giuseppe Lucibello; il Segretario Confederale CISL, Giuseppe Farina e altre autorità.
L’appuntamento con tutto il nostro territorio è per Domenica 11 ottobre a Sarteano con il seguente programma: Ore 8,15 Sala Mostre Piazza Bargagli ritrovo dei partecipanti Ore 9,30 Chiesa San Francesco Celebrazione Santa Messa in suffragio ai Caduti sul Lavoro Officiata da S.Ecc.za Mons. Stefano Manetti Vescovo di Pienza Montepulciano, Chiusi; ore 10,30 Corteo con la Banda Filarmonica di Sarteano Ore 11,00 Teatro Arrischianti Piazza XXIV Giugno Cerimonia Civile saluto del Sindaco di Sarteano Francesco Landi e delle Autorità, intervento dell’Oratore Ufficiale Consigliere Regionale Stefano Scaramelli AL TERMINE: Direttore Provinciale INAIL. Consegna Brevetti e distintivi d’onore In ogni celebrazione di questa giornata ci si ritroverà per confrontarsi sulle realtà socioeconomiche del nostro Paese e sulla tutela che deve essere garantita alle vittime del lavoro per una più equa e adeguata assistenza – ancor oggi legata ad una normativa obsoleta che risale al Testo Unico Infortuni del 1965 e che andrebbe completamente rivista – e verrà inoltre affrontato, sia a livello nazionale che a livello locale, anche il tema della sicurezza e le iniziative più efficaci in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Il Presidente Giuliano Mannucci sottolinea come lo scopo fondante la manifestazione è da sempre quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e la società civile alla cultura della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, una necessità che trova conferma nei dati sempre allarmanti delle vittime degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Il bilancio ufficiale per l’anno 2014 che emerge dall’ultimo Rapporto INAIL si è chiuso con un calo di circa 32mila infortuni, passati dai circa 695.000 casi denunciati nel 2013 ai 663.000 del 2014, per una variazione pari a -4,6%, dunque una flessione inferiore a quella che si era registrata negli anni precedenti (era stata pari a -6,8% nel 2013 e a -8,8% nel 2012). Tali dati destano una preoccupazione considerevole se si guarda ai casi mortali che nello stesso anno sono stati ben 662. In Italia, pur nel trend negativo degli ultimi anni, restano quindi altissime le vittime di incidenti mortali sul lavoro, in toscana nei primi 8 mesi del 2015 si contano 61 morti sul lavoro, l’ultimo, nella nostra provincia, a perdere la vita è stato Leonardo Bruni, l’autotrasportatore è stato colpito da una pesante barra di ferro mentre cercava di mettere in sicurezza il carico del suo camion, Leonardo sposato era padre di due bambini di 8 e 9 anni. Non si può e non si deve abbassare la guardia, occorre insistere intervenendo con risposte sempre più rapide ed articolate e lo si deve fare tutti: in primo luogo le Istituzioni non solo adeguando le normative, ma prevedendo un intervento davvero al passo coi tempi, che non può prescindere dalla certificazione etica del lavoro con percorsi formativi specifici per lo sviluppo della cultura della prevenzione e della salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.