di Ezio Sabatini
SINALUNGA. Non è riuscito a stare lontano dal belpaese l'albanese di 23 anni che questa mattina è stato trovato dai Carabinieri mentre passeggiava con calma nella cittadina della Valdichiana.
L'uomo, durante un accertamento di routine, non aveva con sé altri documenti che non fossero un passaporto del suo paese d'origine, ma nessuna attestazione della propria presenza sul suolo italiano. Già da una prima analisi l'uomo appariva sicuramente con qualche precedente. I militari lo hanno quindi accompagnato in caserma dove hanno proceduto al riconoscimento.
L'albanese aveva al suo attivo ben 6 alias, ossia i nomi falsi con cui sono noti alle forze dell'ordine, oltre che una lunga fedina penale fatta di condanne per spaccio, ricettazione, rissa e false attestazioni a pubblico ufficiale.
Il giovane era anche stato espulso in modo coatto dall'Italia nel 2007, con un ordine di espulsione emesso dalla questura di Arezzo. L'uomo avrebbe dovuto rimanere fuori dai nostro confini per sette anni, fino al 2012.
Una volta accertata l'infrazione della legge vigente sulla immigrazione i militari non hanno potuto fare altro che arrestare l'uomo in flagranza di reato. Per lui sono scattate le manette ed è al momento in cella presso la compagnia di Montepulciano in attesa di domani mattina quando nella cittadina poliziana si celebrerà il processo per direttissima.
SINALUNGA. Non è riuscito a stare lontano dal belpaese l'albanese di 23 anni che questa mattina è stato trovato dai Carabinieri mentre passeggiava con calma nella cittadina della Valdichiana.
L'uomo, durante un accertamento di routine, non aveva con sé altri documenti che non fossero un passaporto del suo paese d'origine, ma nessuna attestazione della propria presenza sul suolo italiano. Già da una prima analisi l'uomo appariva sicuramente con qualche precedente. I militari lo hanno quindi accompagnato in caserma dove hanno proceduto al riconoscimento.
L'albanese aveva al suo attivo ben 6 alias, ossia i nomi falsi con cui sono noti alle forze dell'ordine, oltre che una lunga fedina penale fatta di condanne per spaccio, ricettazione, rissa e false attestazioni a pubblico ufficiale.
Il giovane era anche stato espulso in modo coatto dall'Italia nel 2007, con un ordine di espulsione emesso dalla questura di Arezzo. L'uomo avrebbe dovuto rimanere fuori dai nostro confini per sette anni, fino al 2012.
Una volta accertata l'infrazione della legge vigente sulla immigrazione i militari non hanno potuto fare altro che arrestare l'uomo in flagranza di reato. Per lui sono scattate le manette ed è al momento in cella presso la compagnia di Montepulciano in attesa di domani mattina quando nella cittadina poliziana si celebrerà il processo per direttissima.