MONTERIGGIONI. “Il Comune di Monteriggioni segue con preoccupazione e partecipazione le vicende dei lavoratori della Sapori, la storica azienda senese che gli attuali proprietari hanno dichiarato voler trasferire in gran parte in altro sito produttivo, fuori della provincia di Siena”.
Interviene così il sindaco Bruno Valentini sulla vicenda che interessa lo spostamento della fabbrica “Sapori” fino ad oggi presente nel territorio comunale, nella frazione di Fornacelle.
“In vista anche della nuova pianificazione urbanistica del Comune, negli ultimi anni, questa Amministrazione si è incontrata più volte con i responsabili del Gruppo Colussi che hanno sempre espresso l’intenzione di riunificare le produzioni dolciarie ubicate in Toscana in un unico luogo nella regione, sostenendo anche l’inidoneità del vecchio stabilimento di Fornacelle a svolgere in modo adeguato un’attività produttiva alimentare al passo con le nuove esigenze della sicurezza e del mercato. Le nostre previsioni urbanistiche hanno offerto alla Colussi varie possibilità di siti alternativi per edificare una nuova fabbrica, più moderna ed efficiente, con validi collegamenti infrastrutturali e buona visibilità, tutte scartate per la mancanza di accordo economico fra venditori ed acquirenti. Nello stesso periodo sono state molte le aziende che hanno deciso di ampliarsi od insediarsi nel territorio di Monteriggioni, grazie alla disponibilità di aree produttive, alle procedure urbanistiche, all’attrattività del sistema-Siena ed alla collocazione territoriale”.
“Non a caso (ed è solo un esempio) proprio accanto alla fabbrica Sapori di Fornacelle sta nascendo un nuovo polo informatico con circa 600 dipendenti. Una funzione importante è venuta anche dall’incentivazione economica garantita a quelle società che hanno riconvertito i vecchi capannoni inseriti nelle zone abitate traendo utili reinvestiti nei nuovi stabilimenti. Questo non è il caso della Sapori, per la quale dobbiamo ancora una volta ripetere (ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire) che l’eventuale cambio di destinazione della fabbrica di Fornacelle è congelato in attesa di una ancora possibile negoziazione con la proprietà Colussi per ulteriori investimenti produttivi ed occupazionali in terra di Siena, per i quali ci risulta stia lavorando alacremente ed in comprensibile silenzio l’Amministrazione Provinciale”.
“Il Comune di Monteriggioni è anche in contatto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, ai quali abbiamo fornito ampie garanzie sulla nostra determinazione ad utilizzare tutte le leve possibili per indurre la Colussi, che è giusto ricordare che intervenendo nella Sapori la salvò dal fallimento, a continuare a credere ed investire nei dolci senesi. Questo, però, non è il momento dei dilettanti o, peggio, di chi vuole strumentalizzare il disagio e la paura dei lavoratori per meri calcoli di convenienza politica bensì è il momento nel quale negoziare con fermezza ma anche con lungimiranza per difendere il sistema economico locale da una crisi per la quale il Governo nazionale non sta praticamente facendo niente, senza alcuna strategia concreta di sviluppo industriale e di rilancio occupazionale”.
Interviene così il sindaco Bruno Valentini sulla vicenda che interessa lo spostamento della fabbrica “Sapori” fino ad oggi presente nel territorio comunale, nella frazione di Fornacelle.
“In vista anche della nuova pianificazione urbanistica del Comune, negli ultimi anni, questa Amministrazione si è incontrata più volte con i responsabili del Gruppo Colussi che hanno sempre espresso l’intenzione di riunificare le produzioni dolciarie ubicate in Toscana in un unico luogo nella regione, sostenendo anche l’inidoneità del vecchio stabilimento di Fornacelle a svolgere in modo adeguato un’attività produttiva alimentare al passo con le nuove esigenze della sicurezza e del mercato. Le nostre previsioni urbanistiche hanno offerto alla Colussi varie possibilità di siti alternativi per edificare una nuova fabbrica, più moderna ed efficiente, con validi collegamenti infrastrutturali e buona visibilità, tutte scartate per la mancanza di accordo economico fra venditori ed acquirenti. Nello stesso periodo sono state molte le aziende che hanno deciso di ampliarsi od insediarsi nel territorio di Monteriggioni, grazie alla disponibilità di aree produttive, alle procedure urbanistiche, all’attrattività del sistema-Siena ed alla collocazione territoriale”.
“Non a caso (ed è solo un esempio) proprio accanto alla fabbrica Sapori di Fornacelle sta nascendo un nuovo polo informatico con circa 600 dipendenti. Una funzione importante è venuta anche dall’incentivazione economica garantita a quelle società che hanno riconvertito i vecchi capannoni inseriti nelle zone abitate traendo utili reinvestiti nei nuovi stabilimenti. Questo non è il caso della Sapori, per la quale dobbiamo ancora una volta ripetere (ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire) che l’eventuale cambio di destinazione della fabbrica di Fornacelle è congelato in attesa di una ancora possibile negoziazione con la proprietà Colussi per ulteriori investimenti produttivi ed occupazionali in terra di Siena, per i quali ci risulta stia lavorando alacremente ed in comprensibile silenzio l’Amministrazione Provinciale”.
“Il Comune di Monteriggioni è anche in contatto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori, ai quali abbiamo fornito ampie garanzie sulla nostra determinazione ad utilizzare tutte le leve possibili per indurre la Colussi, che è giusto ricordare che intervenendo nella Sapori la salvò dal fallimento, a continuare a credere ed investire nei dolci senesi. Questo, però, non è il momento dei dilettanti o, peggio, di chi vuole strumentalizzare il disagio e la paura dei lavoratori per meri calcoli di convenienza politica bensì è il momento nel quale negoziare con fermezza ma anche con lungimiranza per difendere il sistema economico locale da una crisi per la quale il Governo nazionale non sta praticamente facendo niente, senza alcuna strategia concreta di sviluppo industriale e di rilancio occupazionale”.
