Gli spazi dell'ex riabilitazione trasformati in locali della RSA provvisoria
SAN GIMIGNANO. Si sono conclusi i lavori di “ri-funzionalizzazione dei locali ex riabilitazione a locali destinati allo spostamento della RSA” presente nel Santa Fina a San Gimignano. A questo punto proseguono gli spostamenti a scacchiera per permettere di seguire la tabella di marcia del resto dei lavori di ristrutturazione e adeguamento funzionale del presidio.
La nuova collocazione della Rsa è una soluzione temporanea in attesa della realizzazione della vera e propria “Casa di riposo” che sarà il primo obiettivo dei lavori di ristrutturazione complessiva del Presidio “Santa Fina”. Gli spazi, appena sistemati, dove viene spostata momentaneamente la RSA sono strutturati con camere ben più confortevoli, una sala mensa, una palestra, la terrazza esterna, due bagni per disabili e due spazi destinati a relax. Gli spostamenti sono avvenuti in questi giorni e gli ospiti avranno lo stesso servizio socio assistenziale oltre che dei servizi ad opera del personale della Fondazione Territori sociali Altavaldelsa.
Com’è noto da alcuni mesi è iniziato il percorso di ristrutturazione complessiva e di ammodernamento dell’intero Presidio e, prima di giungere all’avvio dei lavori più importanti che assommano ad oltre 13 milioni di euro, si è reso necessario organizzare alcune operazioni preliminari, volte a creare le migliori condizioni di operatività per il cantiere. La prima di queste operazioni ricordiamo essere stato il trasferimento temporaneo del Centro di Riabilitazione all’interno dell’Ospedale “Alta Val d’Elsa” di Campostaggia, mentre la seconda è appunto il trasferimento della Rsa dalla sede storica, ricavata 40 anni fa nei locali dell’ex sanatorio, nei locali parzialmente ristrutturati dove era ubicato il Centro di Riabilitazione fino ad alcuni mesi orsono, e che saranno presentati alla popolazione il 3 febbraio.
La terza operazione preliminare, che si snoderà durante il 2018, sarà il trasferimento delle funzioni poliambulatoriali e distrettuali nell’ala del Presidio occupata, a suo tempo, dall’abitazione delle Suore.
In quello che diventerà il nuovo Santa Fina a San Gimignano, troveranno collocazione, oltre al centro di riabilitazione e la casa di riposo, anche il poliambulatorio ampliato e più funzionale insieme alla sede distrettuale nel suo insieme rivista e migliorata anche rispetto all’accesso dei veicoli e al parcheggio.
Ad eseguire la progettazione, ricordiamo essere il raggruppamento tra lo Studio dell’architetto Paolo Milani e lo Studio Associato dell’Ing. Massimiliano Larinni di Borgo San Lorenzo (FI), vincitori del bando internazionale di concorso di progettazione a cui avevano partecipato 77 studi da tutte le parti del mondo.
Il costo dell’intera opera ammonta a 13.578.000 euro il cui finanziamento ricordiamo essere ottenuto sommando i 3 milioni stanziati dal Comune di San Gimignano (proprietario del 13,9 % dell’immobile) con i 10.578.000 stanziati dalla ex Azienda Usl 7 di Siena (7 milioni di derivazione regionale e 3 stanziati qualche anno fa dalla Fondazione Mps ).