
GAIOLE IN CHIANTI. (a. p.) Il rumore cupo della motosega mal si concilia in un piccolo borgo o in una via cittadina, con il calore emotivo dei ricordi di una vita passata giocando, crescendo, parlando, sotto le chiome, il fresco, la fisionomia protettiva del proprio nido all’interno di un luogo intriso di immagini e di persone. Un conflitto fra cuore e intelletto che farebbe onore essere applicato più spesso nei conflitti interiori del crescere e del vivere e di fronte ai dilemmi del quotidiano andare.
Il viale dei pini che da tanti anni caratterizza la fisionomia del piccolo borgo chiantigiano di San Sano però mal si concilia con un aspetto fondamentale di chi arriva o vive questo bel luogo: la sicurezza delle persone ancor prima che delle cose.
Le radici affiorano, rendendo la stretta via pericolosa a piedi, come in macchina, così come le traiettorie del crescere dei pini, (alcuni venuti troppo di traverso sulla strada), che con un colpo di vento, un manto di neve si possono improvvisamente scosciare, creando una fitta serie di pericoli improvvisi.
In questi giorni è in corso il taglio delle piante pericolanti e di quelle che si estendono troppo verso strada ed edifici. Una pianta, il pino, che mal si concilia con i centri abitati.