SAN GIMIGNANO. Ad un anno dall’inizio dei lavori per il recupero dell’ex carcere e convento di San Domenico, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, è tornato a tra le torri per un sopralluogo sul cantiere, accompagnato dal sindaco Andrea Marrucci, membri della giunta comunale e rappresentanti di Opera Laboratori, capofila di un raggruppamento di imprese nel contratto in concessione per il project financing di recupero dell’intero sito.
ll progetto di recupero del complesso di San Domenico prevede un’arena da mille posti a sedere per teatro e lirica, dove si trovava lo spazio destinato all’ora d’aria per i detenuti, un percorso panoramico per i visitatori da cui ammirare lo skyline di San Gimignano al posto del camminamento di ronda, nuovi spazi pubblici per la collettività, una struttura ricettiva esperienziale con camere ricavate nelle ex celle del convento. E poi ancora un nuovo spazio museale, un’area convegni e spazi per ospitare botteghe artigianali locali, associazioni e gallerie multimediali.
“Dopo una elaborata e intensa fase di confronto e con l’avvio un anno fa dei lavori, si sta realizzando la rigenerazione urbana di questo bellissimo complesso inserito nel contesto di un territorio strategico, esteso e qualificante”, ha detto Giani che sottolinea “con orgoglio lo sviluppo positivo dei lavori”.
“Il complesso di San Domenico, realizzato nel 1200 dai padri dominicani, che ha avuto tanta parte della storia cruciale della cittadina della Valdelsa, è una delle mete turistiche più apprezzate del mondo ed è proprietà – ha sottolineato – del comune di San Gimignano e della Regione Toscana. Questo carcere, in cui erano presenti più di 400 detenuti, ha nella sua storia il segno della Liberazione, il 10 giugno 1944, di ben 72 detenuti politici, fra i quali Terracini e conserva per questo un senso e un sapore di libertà”, ha osservato il presidente.
“Dopo l’esaurirsi della funzione carceraria incompatibile con la presenza nel cuore di San Gimignano, nel progressivo emergere della funzione di richiamo culturale e turistico del borgo, sono seguiti anni di inattività – ha aggiunto Giani -. Oggi però, attraverso la concessione di lungo periodo a Opera Laboratori, il soggetto concessionario sta realizzando strutture di accoglienza, servizi, museo e soprattutto la riqualificazione di tutto l’ambiente che si affaccia sulla Val d’Elsa, offrendo un insuperabile spettacolo e scenario di duplice visione di San Gimignano nello sguardo rivolto al centro urbano e di visione panoramica a 360 gradi, sicuramente la più affascinante che si possa godere dalla città murata di San Gimignano”.
“Il Comune e la Regione – ha concluso il presidente – seguono con la massima attenzione quello che diventerà un polo di richiamo distintivo per la città delle torri e potrà agevolarne la funzione ricettiva di qualità, attraverso sale convegni e sale espositive che consentiranno di organizzare mostre, congressi e rendere viva l’attività culturale di San Gimignano”.