Aperto il cantiere destinato a dare nuova vita ad un simbolo della città. Sabato 24 febbraio al Centro Civico Comunale “Le granaglie”, assemblea pubblica di illustrazione del progetto
SAN GIMIGNANO. Via ai lavori di risanamento e valorizzazione dell’ex carcere ed ex convento di San Domenico a San Gimignano. Si è aperto ufficialmente il cantiere destinato a dare nuova linfa ad uno dei simboli della città delle torri che rivivrà nel segno dell’accoglienza, della cultura e della sostenibilità. Dopo un lungo iter partito con uno dei primi casi in Italia di federalismo demaniale che ha riportato nelle mani dell’Amministrazione comunale e della Regione Toscana tutto il complesso, dal 2021 è in essere il contratto di concessione in project financing con un raggruppamento di imprese capeggiato da Opera Laboratori, operatore culturale che investe quasi 23 milioni di euro nel recupero dell’ex carcere.
“Un traguardo storico per la nostra città, frutto di un lungo lavoro – spiega il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci -. L’inizio dei lavori per l’approntamento del cantiere che per tre anni si prenderà cura del San Domenico è una notizia straordinaria, dopo anni di buio e di difficoltà. Riportare alla luce un luogo chiuso per secoli, rimetterlo alla fruizione pubblica allargando le occasioni di vita del Centro Storico Patrimonio dell’Umanità è la nostra missione. Nell’assemblea pubblica del 24 febbraio prossimo, con la Regione Toscana e Opera Laboratori, illustreremo ai cittadini il progetto definitivo-esecutivo e tutte la fasi della cantierizzazione. Quella di oggi – conclude Marrucci – è una data storica perché ci consente materialmente di riconsegnare alla Città uno dei suoi simboli. Quello che è stato a lungo un luogo di chiusura e privazione della libertà, potrà finalmente diventare spazio di confronto, accoglienza e cultura. Ringrazio La Regione Toscana, Opera Laboratori e tutta la struttura tecnica comunale per questo traguardo”.
Sabato 24 febbraio, alle ore 17.30, presso il Centro Civico Comunale “le granaglie” si terrà una assemblea pubblica di illustrazione del progetto e degli impatti della cantierizzazione, a cui parteciperanno il presidente della Giunta Regionale Eugenio Giani, l’amministratore delegato di Opera Laboratori Daniele Petrucci e il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci.
“Il recupero dell’ex carcere di San Domenico – commenta il presidente della Giunta Regionale Eugenio Giani – è un’operazione culturale dal valore straordinario, che consentirà di realizzare, tra le altre cose, un’arena per spettacoli per l’intera Toscana in quella che era l’ex ora d’aria dei detenuti, con una vista mozzafiato sulle torri di San Gimignano e sull’intera Valdelsa. Un’operazione culturale che abbiamo voluto al fianco dell’Amministrazione comunale, che darà nuova vita a circa il 10% dell’edificato del Centro Storico di San Gimignano, inserito nella lista dei siti Unesco presenti in Toscana”.
“L’apertura del cantiere segna un passo decisivo nel percorso di recupero dell’ex convento ed ex carcere di San Domenico – dichiara Giuseppe Costa, presidente di Opera Laboratori – grazie al lavoro corale delle istituzioni e delle imprese coinvolte, di cui ci onoriamo di essere il capofila. Una sfida ambiziosa che la nostra società Opera San Gimignano ha raccolto e sta portando avanti senza esitazioni, determinata a dare nuova vita a un luogo identitario della città di San Gimignano, contribuendo così alla valorizzazione della Toscana e dando nuovo impulso all’occupazione locale. Questo progetto rispecchia pienamente la vision di Opera Laboratori, da sempre volta a progettare e costruire scenari imprenditoriali innovativi per sostenere il patrimonio culturale italiano con lungimiranza e intuizione”.
Il progetto prevede un’arena da mille posti a sedere per teatro e lirica al posto di quella che fu l’ora d’aria per i detenuti, un percorso panoramico per i visitatori da cui ammirare lo skyline di San Gimignano al posto del camminamento di ronda, nuovi spazi pubblici per la collettività, una struttura ricettiva esperienziale con camere ricavate nelle ex celle del convento. E poi ancora un nuovo spazio museale, un’area convegni e spazi per ospitare botteghe artigianali locali, associazioni e gallerie multimediali.