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di Augusto Mattioli
SAN GIMIGNANO. Matteo Salvini fa un blitz a San Gimignano, dopo la sospensione di 4 agenti per presunti maltrattamenti ai carcerati. “La richiesta dei sindacati di un garante di polizia penitenziaria mi sembra assolutamente legittima. Ringrazio i sindacati per le battaglie che fanno”. E ai giornalisti che gli chiedevano perché non ci avesse pensato quando era ministro ha risposto: “La prossima volta quando faccio il ministro degli interni chiederò che la penitenziaria passi appunto al ministro degli interni cosi almeno ci occupiamo di sicurezza a360 gradi. E’un ragionamento che si faceva con il collega della giustizia che poi è quello di ora. Nel decreto sicurezza – ha sottolineato – avevamo messo alcuni pacchetti a tutela dei lavoratori delle carceri, che però sono stati stralciati dall’attuale presidente della Camera Fico. Guardo al futuro e non al passato. E comunque ci siamo impegnati con i colleghi della penitenziaria, che chiamo colleghi, di rivederci il prima possibile, sperando che i quattro sospesi dal servizio siano già rientrati. La magistratura farà le sue valutazioni ma se la maggior parte delle accuse – ha ripetuto -ancora dipende dal video; non vedo perché non si possa farlo vedere a tutto il popolo italiano”.
“Quello che abbiamo potuto fare per il carcere, lo abbiamo fatto. Su ipotetiche denunce, indagini che andavano avanti da quasi un anno ovviamente non sapevamo nulla. Però fra le guardie e i ladri – ha aggiunto – sto sempre dalla parte delle guardie. Se qualcuno sbaglia, per carità, paga. Non mi sembra questo il caso. Sospendere 15 lavoratori e additarli come il male del mondo mi sembra cosa da paese incivile”.
“Uomini e donne in divisa del penitenziario non meritano di essere trattati come delinquenti e assassini e torturatori”, ha detto il segretario della Lega al termine della visita di quasi due ore nel carcere di San Gimignano, dove ha incontrato alcun degli agenti sotto inchiesta”.
“Quello che stanno facendo PD regionale sulle elezioni regionali mi interessa meno che zero” E quanto ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano delle manovre politiche del due partiti. “Ci stiamo organizzando noi in Umbria, in Emilia in Calabria, in Toscana siamo pronti, stiamo ragionando sulle cose da fare, di progetti. Ci sarà una coalizione allargata e coinvolgente. In Toscana abbiamo vinto in tanti Comuni. L’obiettivo dopo 50 anni non è partecipare ma liberare la Toscana”.
“Se c’è un garante per i detenuti ci deve essere anche un garante per le forze dell’ordine” ha detto Giuseppe Moretti, Unione sindacale polizia penitenziaria, parlando con i giornalisti davanti ai cancelli del carcere di Ranza. “Non é giusto che – ha proseguito- che ci sia uno sbilanciamento delle condizioni in cui il personale deve essere giudicato e non vorremmo che anche il ruolo della magistratura di sorveglianza sia surclassato da figure che non hanno nulla a che fare con gli organi giudiziari”.