Focus sul collezionista Bucelli e sui legami storici tra la comunità e gli Etruschi. Conferenza alle 16.00 nella Sala Master del Palazzo del Capitano
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MONTEPULCIANO. E’ dedicata a Pietro Bucelli (1684-1754), antiquario, ricercatore, collezionista, la Giornata degli Etruschi che Montepulciano celebra sabato 26 settembre con una conferenza in cui sarà presentata la riedizione dell’unica monografia sin qui dedicata a questo singolare personaggio.
Indetta dal Consiglio della Regione Toscana (che sostiene anche l’evento di Montepulciano) e giunta alla 5.a edizione, la manifestazione si svolgerà nel Palazzo del Capitano (ore 16.00, è preferibile la prenotazione) e prevede le relazioni del Prof. Roberto Longi, Direttore del Museo Civico – Pinacoteca Crociani di Montepulciano, e dei due autori del libro, Giulio Paolucci, Direttore del Museo Archeologico di Chianciano Terme, e Duccio Pasqui, Direttore della Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” di Montepulciano.
A Bucelli viene ascritto il merito di affrontato per primo e con criteri scientifici la questione delle origini e della presenza etrusca sul territorio; ma l’illustre poliziano riuscì anche a rivoluzionare – riformandola – la ricerca antiquaria etruscologica, antesignana dell’etruscologia attuale.
Uno degli elementi architettonici che suscita maggiore curiosità ed interesse tra i visitatori di Montepulciano è la base di uno dei palazzi che segna il percorso di Via di Gracciano nel Corso e che presenta in bella vista una serie di urne cinerarie etrusche, murate alla parete.
E’ uno degli effetti, sicuramente il più evidente, della presenza a Montepulciano, fino alla metà del ’700, di Pietro Bucelli, antiquario nel senso classico del termine (non commerciante), ricercatore e collezionista di oggetti ed opere antiche.
Ma è anche una traccia concreta di quanto il legame tra Montepulciano e la civiltà etrusca sia profondo e anche storicamente documentabile, al di là delle leggende sull’origine di questa comunità.
Montepulciano celebra dunque a pieno titolo la Giornata degli Etruschi, indetta dal Consiglio della Regione Toscana e giunta alla 5.a edizione, e lo fa proprio puntando sulla figura di Bucelli, personaggio che in qualche modo rivoluzionò – riformandola – la ricerca antiquaria etruscologica, antesignana dell’etruscologia attuale.
L’evento, programmato dall’Amministrazione Comunale, è sostenuto in parte con il contributo riconosciuto dal Consiglio Regionale nell’ambito del Bando “Giornata degli Etruschi” a cui il Comune di Montepulciano ha partecipato.
Così sabato 26 settembre, alle 16.00, nella Sala Master del Palazzo del Capitano, si terrà la conferenza di presentazione della riedizione di un prezioso volume del 1989, intitolato “Il Gentiluomo erudito – Pietro Bucelli collezionista di antichità” e pubblicato allora dagli Editori del Grifo.
Dopo l’introduzione del Prof. Roberto Longi, Direttore del Museo Civico – Pinacoteca Crociani (di cui la raccolta etrusco-romana rappresenta una delle sezioni), a descrivere l’opera – unica monografia esistente su Bucelli – saranno gli stessi autori di allora, Giulio Paolucci, Direttore del Museo Archeologico di Chianciano Terme, e Duccio Pasqui, Direttore della Biblioteca Archivio “Piero Calamandrei” di Montepulciano.
Il volume è stato ampliato con un aggiornamento bibliografico che ne arricchisce il pregio; ma Paolucci e Pasqui approfondiranno anche la descrizione del personaggio-Bucelli e illustreranno i legami tra Montepulciano e la civiltà etrusca.
L’obiettivo è attribuire maggiore notorietà alla figura di questo collezionista ed alla sua attività che, per quanto molto importante, non ebbe adeguata visibilità. La conferenza di sabato 26 è destinata a stimolare e ad approfondire la conoscenza dei legami tra Montepulciano e gli etruschi e darà il via ad incontri organizzati dalla Biblioteca e dal Museo Civico e destinati anche alle scolaresche.
Pietro Bucelli, nato a Montepulciano nel 1684 da famiglia nobile e morto nella sua città natale nel 1754, dopo aver studiato a Siena e a Roma, accumulò – avendo anche le possibilità economiche – antichità di ogni tipo al punto da creare una collezione che suscitò anche l’interesse degli esperti del tempo. Fu il primo ad affrontare seriamente, con i criteri scientifici dell’epoca, la questione delle origini e della presenza etrusca sul territorio.
La sistemazione delle urne nel basamento del palazzo, una vera e propria esposizione all’aperto dell’arte etrusca e romana della zona, si deve invece al fratello Orazio che intendeva realizzare l’idea di Pietro di creare una collezione organizzata dei beni, con un catalogo; impresa non riuscita ma che ha lasciato questa originalissima “decorazione urbana”.
Alle origini etrusco-romane di Montepulciano offre un insperato contributo un poema epico del ‘700, intitolato “Porsena” (con una enne), in cui l’autore – Fabio Contucci Quitani – inventa in chiave mitologica e riconduce le origini della comunità al Re etrusco Porsenna, ipotesi peraltro plausibile e confermata da numerosi elementi storici.
Montepulciano continua a “regalare” agli archeologi reperti etrusco-romani (terrecotte, tegole, frammenti di mattoni e decorazioni), in generale oggetti riconducibili ad opere edilizie. Particolarmente ricca ed estesa è l’area di Fontegrande, ad Acquaviva, insieme a quella della Fortezza, dove si sarebbe trovato il tempio fatto edificare da Porsenna. E dunque non è azzardato affermare che molte delle attuali cantine situate nel centro storico fossero effettivamente tombe etrusche.
Posti limitati, prenotazione: civico.museo@libero.it – 0578 757341 (Pro Loco) – 0578 717300 (Museo Civico)