L'ex consigliere comunale di Chiusdino stimola a migliorare la cittadina
CHIUSDINO. Nel prossimo anno si rinnoveranno molte amministrazioni comunali, anche il comune di Chiusdino sarà interessato dal voto elettorale, mi permetto quindi esprimere delle mie considerazioni come cittadino e come ex consigliere comunale (ho, negli anni passati, svolto tale incarico per tre mandati).
In questi giorni, si apprende dalla stampa di un primo candidato sindaco: bella notizia, speriamo davvero che in questa tornata elettorale, a differenza di quanto avvenuto in passato, siano presenti più liste, più candidati e, soprattutto, programmi da confrontare e valutare. Ovviamente speriamo che i problemi di un comune di 2000 abitanti circa siano discussi con gli occhi della realtà e non vendendoci sogni irrealizzabili (ci sono già tanti politici e non, nel panorama nazionale, che spesso vendono “fumo”).
Ad esempio, proporre una funicolare da San Galgano a Chiusdino, oppure la possibilità di accogliere un flusso turistico “ipotizzato” di circa 90m viilasitatori anno (media cioè di circa di 7500 turisti mensili), vorrebbe dire realizzare il tutto, insieme ai parcheggi necessari per alcune centinaia di posti, al costo, veramente elevato di tanti milioni di euro, interventi che, in ogni caso (tra fattibilità, progettazione, ricerca fondi, gare e lavori) non potranno essere realizzati prima di qualche decennio. Magari il tutto si potrebbe inaugurare insieme al ponte sullo stretto.
Tutto va bene? Direi proprio di no.
Sarebbe invece utile porre l’attenzione allo sviluppo del territorio che non potrà mai essere tale, se non saranno incentivate le nuove attività commerciali e la presenza di nuovi residenti, comuni vicini al nostro stanno facendo programmi incentivanti molto interessanti (con, ad esempio, borse di studio per i figli, sostegno, sostegno per la mobilità e alle nuove attività economiche soprattutto giovanili ecc.) mentre Chiusdino sembra essere fermo.
La fruibilità e vocazione turistica del nostro comune con il richiamo importante della presenza dell’Abbazia di San Galgano ed anche del museo di arte sacra in Chiusdino paese, oltre che alla visita dei bellissimi scorci storici presenti anche nelle frazioni del comune, non può essere fine a se stessa, il paese deve avere una “veste” bella, pulita, ordinata, da ammirare. Ad esempio, la piazza principale, quella più caratteristica per la veduta sulla valle è in abbandono, panchine di legno non fissate ma spostabili a seconda delle necessità di ciascuno oppure a seconda di come “gira il sole”, da oltre un anno un palo con il faro di illuminazione mancante (il suo foro è coperto da un birillo) non viene sostituito ed altre brutture presenti.
Come è in abbandono, da alcuni anni, il piccolo parco “della Rimembranza”, che, divenuto deposito di materiale delle ditte che hanno lavorato al teleriscaldamento, è completamente da ristrutturare e riprogettare.
Come è completamente abbandonata la passeggiata tra i castagni della Serratina, ormai diventata un reticolo di erba e rami caduti per il vento, anzi, il paese potrebbe avere altri “percorsi” tra la natura da segnalare ed ovviamente rendere utilizzabili.
Speriamo cioè che si parli molto del quotidiano, delle difficoltà delle famiglie, per l’efficientamento del trasporto pubblico, degli interventi per il sociale, per aiutare i giovani, per integrare la sanità locale con servizi efficienti rendendo il diritto alla salute un diritto appunto e non cammino sempre più deciso verso una sanità privata costosa e non per tutti. Che si parli della scuola, del diritto allo studio, della necessità che gli spazi sportivi presenti nel paese (ad esempio, il Campino a Chiusdino) e nelle frazioni siano implementati e laddove necessario, migliorati. Speriamo che si parli del verde, degli spazi per i bambini, del loro diritto a vivere in un paese che in buona parte sarà per il loro futuro.
Speriamo che si parli di questo ed anche di altro, Chiusdino si dice sia il paese del vento. Bene, allora perché non pensare nell’ottica di un’economia green (abbiamo già fortunatamente la geotermia) ad un parco eolico, che potrebbe trovare nel nostro territorio terreno adatto.
Speriamo che si parli di tutto ciò, prossimamente, e di altro ancora, ad esempio, in tante vie del paese – quelle non interessate dai lavori per il teleriscaldamento – ci sono le fognature molto vecchie, come ci sono brutture nella parte storica del paese da rivedere completamente; speriamo che qualcuno voglia pensarci e trovi le risorse per i lavori da fare, il tutto non potrà avvenire senza una riorganizzazione della macchina organizzativa dell’amministrazione comunale stessa che, siamo proprio sicuri stia funzionando bene?
Buon anno!
Rossano Bianchi