CHIUSI. Da Rita Fiorini riceviaom e pubblichiamo.
“Siamo ormai in campagna elettorale dove chi ha più frecce nell’arco le mette tutte in mostra, sperando di ottenere plausi con forti consensi.
Chi non ha frecce se non la propria identità, il proprio curriculum, il proprio senso di appartenenza a una società civile fuori da forme di una politica di parte, si presenta almeno “de visu” senza orpelli di rappresentanze importanti che non sempre sono di aiuto. Ma io rivendico la mia volontà di continuare a dare qualche messaggio, qualche input di conoscenza e di informazione, a coloro che ancora possono credere nella persona e in quello che ha dimostrato voler fare e anche saper fare.
Cinque anni di partecipazione alla vita pubblica in Consiglio comunale, tralasciando tutti quelli trascorsi in difesa dei principi di una sana democrazia, sono un incentivo per quanti vorranno scuotersi da una “legittima apatia” e prendere parte attiva nell’amministrazione del nostro comune. Per coloro che pensano che sia veramente l’occasione di rivedere alcune posizioni “incancrenite” senza una svolta, senza un ricambio, questo forse è il momento di riflettere e di valutare.
A osservare le cose che stanno uscendo in questi giorni, abbiamo la prova che niente, per l’attuale Amministrazione, deve essere cambiato. Neanche un’incertezza, un dubbio, solo consapevolezza di se stessi e del proprio operato, al punto che ci si nasconde dietro i propri ”sostenitori-sostenuti” anche quando le situazioni, a livello nazionale, sembrano perdere colpi e fare acqua da tutte le parti. Il governo, non ce lo possiamo nascondere, è in “apnea”. Troppe cose non chiare, troppi segreti nascosti, troppe decisioni prese in un clima “avvelenato”, nel quale anche una certa parte della sinistra sembra non riconoscersi più. Questo vorrà dire qualcosa o dobbiamo fare sempre finta di niente?
Ma quando si tratta dell’Amministrazione del proprio comune non possiamo permetterci il lusso di nasconderci dietro i numeri e non guardare la realtà, la vita reale che si sta svolgendo sotto i nostri occhi. Il paese non è quello descritto dai nostri giovani “leoni”; è un’altra storia, è un paese che, interrogato, spesso risponde così per qualche preciso argomento: “per esempio la tassa di soggiorno è aumentata solo perché fino al settembre del 2005 nessuno la pagava; ovviamente da quella data sono cominciate le ingiunzioni di pagamento.
L’aumento delle presenze alberghiere sono, ogni anno, in netto calo così molti alberghi o cercano di trasformarsi in bed&breakfast o di chiudere i battenti. Il turismo non decolla se non in minima parte; la” zona fornace” è ferma da decenni; i negozi anche quelli storici chiudono, e si potrebbe continuare all’infinito. In pratica si cerca di vivere nei ricordi che, ogni anno, perdono potenzialità, quindi, il mio invito spontaneo è quello di scendere ”nell’arena” da soli, con le proprie giovani e prorompenti forze per coloro che ne hanno tante!!!
Lasciamo che gli altri giudichino obiettivamente, in modo lungimirante che non significa, però, necessariamente a favore”.