Il nuovo edificio, con una leggera variazione in altezza che ha creato tre piani pienamente utilizzabili, sarà inaugurato domenica 8 novembre ed è dedicato a Don Luigi Profeti. Alla cerimonia è prevista la benedizione dell’arcivescovo monsignor Antonio Buoncristiani.
“Dalla fine del 2003 – spiega il parroco Don Doriano Carraro – il vecchio Centro era rimasto inagibile a seguito di una esplosione di gas che, per miracolo, non creò danni alle persone ma aggravò le già precarie condizioni statiche dell’immobile. A distanza esattamente di 6 anni la comunità ha un nuovo fabbricato più ampio e funzionale. La Provvidenza Divina, però, non è un “deus ex machina” ma ha dei volti precisi che in questa gioiosa circostanza, come parroco pro tempore assieme al Consiglio Parrocchiale, con vivissima riconoscenza desidero far conoscere a tutti. Innanzitutto ringraziamo i cittadini che versando il loro otto per mille hanno fatto arrivare a Castellina Scalo un contributo di 406.000 euro. Poi dobbiamo ringraziare la Fondazione del Monte dei Paschi di Siena che ci ha elargito un generoso contributo di 250.000 euro. Ancora ringraziamo l’Amministrazione Comunale di Monteriggioni che, a seguito di un accordo raggiunto all’interno del Castello, ha erogato a favore della parrocchia di Cristo Re un importante contributo di 160.000 euro. Infine i parrocchiani delle quattro parrocchie di Castellina Scalo, Monteriggioni, Badia a Isola, Rencine hanno finora offerto circa 70.000 euro, tutti spesi, a fronte di un impegno economico prefissato di 100.000 euro”.
“Siamo soddisfatti di aver contribuito – è il commento del sindaco Valentini – attraverso quella parte degli oneri di urbanizzazione incassati annualmente che può essere attribuita alle opere di urbanizzazione secondaria, quali le chiese ed altri edifici per attività religiose. Sono certo che il nuovo oratorio, così come in altre frazioni del territorio comunale, sarà un ulteriore punto di aggregazione sociale e culturale”.
“Ora la parrocchia è arricchita di questa nuova struttura aggregativa – sono le conclusioni di Don Doriano – che vuol essere un polmone educativo, ricreativo, culturale, sociale cristianamente ispirato. Un polmone che riceve ossigeno dal contributo di tutti. Le giovani generazioni ne hanno soprattutto bisogno. Noi adulti sentiamoci chiamati, proprio con questa nuova bella struttura, ad essere più presenti e propositivi accanto ai ragazzi e ai giovani, incrementando e qualificando quello che già si sta facendo”.