"In pieno rigurgito pandemico, vorremmo sapere cosa hanno predisposto i direttori generali, per ottemperare alle carenze di organico che sono sotto gli occhi di tutti"
POGGIBONSI. L’emergenza sanitaria, se tale ancora si può definire dopo 2 anni, ha messo sotto stress il sistema sanitario in generale. La situazione creatasi ha però ratificato, che le riforme sin qui fatte, avevano un solo criterio alla base, tagliare in maniera indiscriminata ogni cosa, in special modo il personale. In questa situazione critica per tutto il sistema, di certo quelli che hanno sofferto di più sono stati i pronto soccorso, ed il 118, come avevamo ampiamente previsto in un nostro intervento di novembre 2020. Chiaramente la Regione ha grosse responsabilità in questa carenza di organici, perché contravvenendo a quello che prevedeva ACN del 2005, dal 2010, non ha più fatto un solo corso 118, da dove poter attingere personale medico. Ma la stessa Regione sotto, anche nostra sollecitazione, con delibera 1108 del 20/10/21 decide di istituire 3 corsi di abilitazione per il 118 da 50 posti per medici, un corso per ogni Asl. Ora la domanda sorge spontanea, in piena rigurgito pandemico, vorremmo sapere cosa hanno predisposto i direttori generali, per ottemperare alle carenze di organico che sono sotto gli occhi di tutti. Non vorremmo trovarci davanti ad una serie di seguaci di Quinto Fabio Massimo il temporeggiatore, che di fronte ad un crescendo di problemi del sistema territoriale, si limitino a proseguire con promesse all’infinito che non si realizzano mai. Perché qualcuno ci deve spiegare, come fa un territorio ridotto all’osso a essere punto di partenza per il miglioramento di tutto il sistema sanitario.
È uno dei tanti misteri della nostra regione.
Filippo Rinaldi
coordinatore comunale FDI POGGIBONSI