
COLLE VAL D'ELSA. Nel corso del consiglio comunale che si è svolto nei giorni scorsi è stata approvata, all’unanimità, la mozione presentata dal Pdl, che impegna il sindaco e la giunta a farsi promotori – presso Siena Ambiente e tutte le sedi istituzionali competenti, compreso il Consiglio dei Ministri – della restituzione dell’Iva sulla Tia, tariffa di igiene ambientale, come previsto da una recente sentenza della Corte Costituzionale in materia, sempre che norme chiarificatrici a livello nazionale e ancora in fase di elaborazione, lo consentano.
La sentenza della Corte Costituzionale che prevede il rimborso dell’Iva sulla Tia – la numero 238 del 24 luglio 2009 – ritiene erronea la natura di corrispettivo della tariffa di igiene ambientale, in quanto presenta tutte le caratteristiche del tributo. Da ciò consegue l’estraneità del prelievo di applicazione dell’Iva, calcolato finora in conformità alle indicazioni ministeriali. Con questa sentenza si apre, quindi, la questione del rimborso dell’importo pagato dai cittadini, con una situazione complessa e delicata, dal momento che incide sulla corretta gestione di un servizio indispensabile e di particolare rilievo sociale come quello di igiene ambientale. Per cercare di definire meglio la questione, occorre attendere l’emanazione del provvedimento legislativo. Nell’attesa, gli uffici comunali preposti, anche a Colle di Val d’Elsa, insieme a quelli del soggetto gestore, restano a disposizione per fornire informazioni.
La sentenza della Corte Costituzionale che prevede il rimborso dell’Iva sulla Tia – la numero 238 del 24 luglio 2009 – ritiene erronea la natura di corrispettivo della tariffa di igiene ambientale, in quanto presenta tutte le caratteristiche del tributo. Da ciò consegue l’estraneità del prelievo di applicazione dell’Iva, calcolato finora in conformità alle indicazioni ministeriali. Con questa sentenza si apre, quindi, la questione del rimborso dell’importo pagato dai cittadini, con una situazione complessa e delicata, dal momento che incide sulla corretta gestione di un servizio indispensabile e di particolare rilievo sociale come quello di igiene ambientale. Per cercare di definire meglio la questione, occorre attendere l’emanazione del provvedimento legislativo. Nell’attesa, gli uffici comunali preposti, anche a Colle di Val d’Elsa, insieme a quelli del soggetto gestore, restano a disposizione per fornire informazioni.