POGGIBONSI. Il problema della raccolta dei rifiuti urbani nella zona industriale di Barberino di Val d’Elsa è diventato urgente. Molti dipendenti ed imprenditori poggibonsesi, che lavorano al di là della Via Pisana, dovranno cambiare le loro abitudini in materia di raccolta dei rifiuti urbani. Attorno e dentro i cassonetti si accatastano rifiuti di ogni tipo grazie ad abitudini a dir poco, sbagliate. Quindi, come già succede a Montespertoli ed in altre località italiane ed europee, nella zona industriale di Barberino, sarà effettuata la raccolta differenziata porta a porta. Il comune ha deciso ed il gestore Publiambiente non è più disposto a tollerare certe situazioni. La nuova modalità consentirà di incrementare i livelli qualitativi e quantitativi della raccolta differenziata. La prima fase si è concretizzata in assemblee pubbliche ed il coinvolgimento delle associazioni di categoria. La seconda fase vedrà il contatto diretto delle 400 aziende, per la personalizzazione del servizio e la soluzione preventiva dei problemi operativi. Quindi all’avvio della nuova modalità, saranno tolti i cassonetti dalle strade, con indubbio beneficio per il decoro e l’igiene urbana.
Per ogni tipologia di materiale, carta, imballaggi misti, rifiuti residui, saranno previsti ritiri settimanali, il cui calendario sarà definito dopo l’analisi delle esigenze delle aziende, alle quali saranno consegnati dei sacchi appositi, riconoscibili e controllabili al momento della raccolta.
Le associazioni di categoria si sono mostrate molto favorevoli alla sperimentazione e disposte a collaborare per la piena riuscita. “La sperimentazione ci piace ed auspichiamo che sia attuata anche nelle zone industriali di Poggibonsi e dei comuni limitrofi. – afferma Mario Campatelli, presidente Cna Val d’Elsa – Siamo d’accordo perché così si migliora la gestione dei rifiuti, con l’aumento della raccolta differenziata, e si può passare ad un sistema di tariffa che faccia pagare per l’effettivo utilizzo del servizio pubblico, e non in base ai metri quadrati aziendali, come oggi in Provincia di Siena. Pensiamo soprattutto alle aziende produttive”. Anche Api Siena si dice pienamente favorevole, con una premessa che pone Giuseppe Sciacca “E’ fondamentale che anche i comuni vicini partano con queste modalità. Perché ci potrebbe essere anche una migrazione dei rifiuti verso i cassonetti vicini, con evidenti disagi per chi oggi paga più del dovuto.”