POGGIBONSI. Secondo l'indagine dell'Irpet sulla Toscana presentata nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini, la cittadina valdelsana è un esempio regionale per la gestione del ciclo dei rifiuti.
“Una segnalazione – dichiara l'assessore all'Ambiente Francesco Livi – che non può che farci piacere. E' un riconoscimento che premia i nostri sforzi e l’impegno dell’intera città che ha da sempre a cuore i temi del rispetto per l’ambiente e della qualità della vita. Abbiamo sempre investito molto nella tutela del territorio e siamo da sempre fortemente impegnati sul fronte della raccolta differenziata che attraverso il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio dei rifiuti ne riduce la quantità da smaltire”.
Poggibonsi ha vinto per anni la palma del Comune più riciclone del CentroItalia e si è stabilizzato a partire dal 2004 sopra la soglia del 43% confermando anche di recente gli ottimi risultati attraverso ad esempio la conquista nel 2007 della palma del comune più bravo per quanto riguarda la raccolta delle moderne lampade a basso consumo di energia, tubi a neon e fluorescenti.
Nel 2006 la raccolta differenziata è stata pari al 45,75% mentre nel 2007 si attesta intorno al 46,5%. Entrando nel dettaglio sono state raccolte 18.589,48 tonnellate di rifiuti di cui 8.248,94 di differenziata. Di questi abbiamo 2021 tonnellate di carta e cartone, 2029 di organico, 1156 di metalli, 1142 di legno. E poi fra gli altri vetro (496 tonnellate), lattine alluminio/banda stagnata (25 tonnellate), plastica (187), tetrapak (6), vetro e lattine (40), imballaggi in plastica (97), sfalci e potature (724), ingombranti (513), oli minerali (0,6), oli vegetali (1), farmaci scaduti (0,9), pile (1,8), batterie (23), indumenti usati (54), frigoriferi (68), televisori ed apparecchiature elettroniche (51), neon (0,5), pneumatici (14).
“Il nostro scopo – dice Livi – è quello di migliorare sempre, con grossi sforzi da parte nostra e dei cittadini perchè crescere è sempre più difficile quando le percentuali sono già alte in quanto i margini sono sempre minori. A questo punto, per esperienze fatte e viste, lo strumento puù adatto per progredire ulteriormente è quello della raccolta porta a porta che presto sarà avviata insieme al soggetto gestore, Sienambiente”.