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COLLE DI VAL D'ELSA. Un’interrogazione a risposta immediata al ministro dell’Istruzione Gelmini sulla situazione del liceo Volta di Colle Val d’Elsa è stata presentata da Susanna Cenni, deputata del Partito democratico, dopo le riduzioni di organico del personale scolastico decise dal governo, che minacciano di tradursi nella soppressione di due classi, una terza e una prima.
“Tali riduzioni – scrive Cenni nell’interrogazione, sottoscritta anche dalla capogruppo Pd in commissione cultura, Manuela Ghizzoni, e dal deputato Franco Ceccuzzi – comporteranno innanzitutto gravi ricadute sul sistema didattico: le classi saranno infatti composte da un numero sempre crescente di alunni e caratterizzate conseguentemente dall’impossibilità, da parte del ridotto corpo docente, di poter seguire con attenzione e continuità tutti gli allievi”, con “probabili ripercussioni nell’apprendimento e conseguenze negative sui risultati scolastici degli studenti”.
“Soprattutto gli alunni delle classi prime – continua Cenni – che intraprendono un nuovo e decisivo ciclo di studi, necessiterebbero al contrario di tutto il supporto didattico possibile, anche per limitare il grave fenomeno dell’abbandono che purtroppo caratterizza ancora la scuola italiana”.
Il liceo Volta, si legge ancora nell’interrogazione, è “un istituto che rappresenta da anni un fondamentale punto di riferimento per l’offerta didattica e formativa scientifica di un ampio e diversificato territorio e bacino di utenza. Depotenziarne le opportunità di apprendimento e la qualità didattica non aiuta certo a guardare con fiducia al futuro della nostra scuola”.
L’interrogazione chiede al ministro “quali iniziative urgenti intenda promuovere per evitare che la grave riduzione di risorse alla scuola possa compromettere la continuità e qualità dell’offerta didattica, la crescita culturale formativa sociale e culturale degli studenti, ed incentivare, conseguentemente, l’abbandono anticipato degli studi”.
“Tali riduzioni – scrive Cenni nell’interrogazione, sottoscritta anche dalla capogruppo Pd in commissione cultura, Manuela Ghizzoni, e dal deputato Franco Ceccuzzi – comporteranno innanzitutto gravi ricadute sul sistema didattico: le classi saranno infatti composte da un numero sempre crescente di alunni e caratterizzate conseguentemente dall’impossibilità, da parte del ridotto corpo docente, di poter seguire con attenzione e continuità tutti gli allievi”, con “probabili ripercussioni nell’apprendimento e conseguenze negative sui risultati scolastici degli studenti”.
“Soprattutto gli alunni delle classi prime – continua Cenni – che intraprendono un nuovo e decisivo ciclo di studi, necessiterebbero al contrario di tutto il supporto didattico possibile, anche per limitare il grave fenomeno dell’abbandono che purtroppo caratterizza ancora la scuola italiana”.
Il liceo Volta, si legge ancora nell’interrogazione, è “un istituto che rappresenta da anni un fondamentale punto di riferimento per l’offerta didattica e formativa scientifica di un ampio e diversificato territorio e bacino di utenza. Depotenziarne le opportunità di apprendimento e la qualità didattica non aiuta certo a guardare con fiducia al futuro della nostra scuola”.
L’interrogazione chiede al ministro “quali iniziative urgenti intenda promuovere per evitare che la grave riduzione di risorse alla scuola possa compromettere la continuità e qualità dell’offerta didattica, la crescita culturale formativa sociale e culturale degli studenti, ed incentivare, conseguentemente, l’abbandono anticipato degli studi”.