VALDICHIANA. “Il nuovo taglio dei treni per la Valdichiana avrà conseguenze drammatiche, c’è bisogno di opporsi a questa prospettiva in modo perentorio. Fissiamo quanto prima un luogo, un giorno, ed un’ora, e tutte le rappresentanze sociali si ritrovino per esprimere il no assoluto a questo ennesimo tentativo di affossarci”. Così Armando Bennati, responsabile d’area di Confesercenti reagisce all’allarme lanciato ieri dall’Assessore regionale ai Trasporti, Conti, relativo al nuovo orario ferroviario.
Il programma delle percorrenze in vigore dal prossimo 13 dicembre profila un nuovo forte peggioramento dei collegamenti tra Chiusi e Roma, rilanciando il rischio di una ulteriore emarginazione non solo per la Valdichiana, ma per tutta la provincia.
Proprio per questo, secondo Bennati, è indispensabile mobilitarsi da subito: “rivolgiamo l’appello a tutte le forze politiche, economiche, istituzionali e sociali del nostro territorio – aggiunge Bennati – l’atteggiamento delle Ferrovie è clamoroso, e quindi clamoroso dovrà essere il nostro dissenso. Nel 2008 siamo stati costretti ad occupare pacificamente la stazione di Chiusi per far capire la gravità dell’atteggiamento di Trenitalia. Siamo allibiti nel costatare il ripetersi di questo atteggiamento, in contemporanea con lo sfoggio di efficienza che l’azienda ferroviaria tenta di accreditare con i treni Freccia rossa. Di questo passo in Valdichiana le uniche frecce che rimarranno saranno quelle delle indiani, perché diventeremo una riserva. Non c’è tempo da perdere, attiviamoci immediatamente per salvare il salvabile”.