Sabato scorso(23 ottobre), presso la Stazione Carabinieri di Montepulciano, una signora di origine romana, si è presentata per sporgere formale denuncia a seguito di furto presso la propria abitazione sita nel centro storico di Montepulciano. Nella circostanza la denunciante, che insieme al marito usa trascorrere alcuni fine settimana nella loro abitazione toscana, riferiva che, in loro assenza, i ladri erano entrati in casa da una porta secondaria, asportando mobilio del Settecento ed Ottocento di elevata fattura, varia argenteria antica, busti in bronzo, servizi di piatti in porcellana e posate antiche in argento, nonché numerose tovaglie e copritavola in tessuto antico ricamate a mano, il tutto corrispondente ad un valore complessivo di circa 100.000 euro.
I militari dell’Arma, si sono subito recati nel luogo del furto per ricercare elementi utili al rintraccio degli autori del reato, constatando nell’immediatezza che il fatto delittuoso non era stato compiuto da sprovveduti o ladri occasionali, bensì da veri e propri “professionisti”. Questi avevano sicuramente operato di notte, violando con scasso un accesso secondario dell’abitazione, costituito da due porte in legno ed un cancello e creandosi, probabilmente precedentemente al furto, un varco nella recinzione in metallo posta nel retro della casa da cui hanno trasportato la refurtiva per un sentiero impervio per oltre duecento metri, per poi caricarla su un mezzo. I ladri avevano operato aiutati dall’oscurità del sentiero posto sul lato dell’abitazione lungo il versante esterno del paese che porta verso la campagna.
Gli elementi raccolti e la tipologia degli oggetti di pregio asportati, hanno permesso ai Carabinieri di ipotizzare il “mandante” del furto.
Ieri pomeriggio, i militari dell’Arma di Montepulciano, hanno eseguito una perquisizione a carico del sessantenne, poi denunciato per ricettazione, rinvenendo nel portabagagli della sua autovettura e presso la sua abitazione la refurtiva, successivamente riconosciuta dalla proprietaria come propria. Il mobilio e gli altri oggetti d’arredo, di pregiato valore, erano imballati e confezionati pronti per essere successivamente distribuiti per il mercato illegale dell’antiquariato.
Il materiale recuperato è stato posto sotto sequestro, per poi essere riconsegnato ai legittimi proprietari. Il denunciato, con vari precedenti penali relativi ai reati contro il patrimonio, dovrà quindi rispondere al Tribunale di Montepulciano del reato di ricettazione per il quale il codice penale prevede una pena dai 2 agli 8 anni di reclusione.