In vista del ballottaggio a Colle proseguono le schermaglie con Pii
COLLE VAL D’ELSA. “Il candidato Piero Pii continua a fare nomi di persone della mia coalizione, ma non riesce a fare l’unica cosa che sarebbe chiamato a fare: rivolgersi direttamente a me”.
Nel corso dell’ultimo confronto televisivo tra i due candidati al ballottaggio per il posto di sindaco a Colle di Val d’Elsa, Riccardo Vannetti è stato costretto più volte a riportare l’avversario su un corretto binario di discussione.
“Ormai è una cantilena che si ripete non appena ce n’è l’occasione – dice Vannetti – e ogni volta il candidato pseudo civico, tira in ballo il Partito Democratico di Colle, accusandolo delle peggiori nefandezze. Ci aspettiamo che anche le doppie punte, la forfora o l’estinzione dei dinosauri, a questo punto, possano essere colpa del Pd. Nel frattempo però sono cambiate diverse cose nella realtà della politica cittadina. Solo le dichiarazioni del candidato pseudo civico si ripetono, uguali a sé stesse, come un disco rotto”.
“Nelle ultime settimane, da quando l’acredine del candidato contro il Pd sembra addirittura essere aumentata, dalla mia coalizione sono state diffuse ben due lettere aperte di risposta alle accuse infondate e alle illazioni da lui costantemente ripetute. Ma pare che la capacità dello pseudo civico di dialogare con il prossimo proceda in una sola direzione, la sua. Vuol dire che mi assumerò io il compito di riassumerle per lui”.
“Dopo il confronto del 4 giugno scorso al Teatro del Popolo, nel quale il candidato pseudo civico dette spettacolo pubblico sulla propria idea di democrazia, urlando e offendendo l’intera platea del centrosinistra, tutti i candidati del Pd cittadino hanno scritto una lettera aperta, in cui prendevano nettamente la distanza da questo modo di fare politica, rimandando al mittente le accuse rivolte dallo pseudo civico alla mia persona”.
“La funzione di Riccardo Vannetti – si legge nella nota del Pd – è quella di rinnovare la macchina amministrativa e di accompagnare non il Pd, ma una coalizione di forze nella costruzione di un progetto di governo nuovo, di più ampio respiro. E quando lo pseudo civico grida che ‘Colle ha bisogno di una nuova classe dirigente’, dimentica che lui per primo si è formato nelle dinamiche di governo e di potere della Prima Repubblica. Prima di diventare “civico” è stato dirigente Pci, Pds, Ds, ha ricoperto numerose cariche politiche, è stato nei consigli di amministrazione di gruppi bancari del territorio, ha fatto parte a tutti gli effetti di quel sistema di potere che ora tanto critica. A un certo punto della sua carriera non ha escluso di entrare in Forza Italia e, nei mesi scorsi, i rumor lo hanno dato più volte in procinto di allearsi con la destra cittadina. Il progetto Vannetti Sindaco non è ridotto al Pd e alle sue vecchie dirigenze, come sostiene lo pseudo civico, incapace di considerare qualsiasi cosa che rappresenti politicamente il nuovo. È vero che ‘Colle ha bisogno di una nuova classe dirigente’, che non non potrà però essere guidata da un dinosauro della vecchia politica. Quella nuova classe dirigente siamo noi”.
“Un’altra cosa sensazionale è avvenuta nella completa indifferenza dello pseudo civico. Il farsi da parte del suo antagonista preferito, il segretario del Pd cittadino Daniele Boschi”, dice ancora Vannetti.
“Come Pii sa perfettamente, – ha scritto Boschi in una nota diffusa alla stampa – io, anche volendo, non ho alcun potere di condizionamento su Vannetti, così come non ne hanno, né possono averne, gli altri dirigenti dei partiti locali, che sostengono la sua candidatura. Il fatto che Pii parli sempre e solo dei ‘capi di partito’ tradisce il suo modo di intendere il potere e i partiti, non il mio. Il PD non funziona così. Il PD colligiano sta cambiando, al passo di quello regionale e nazionale. Giovani e giovanissimi stanno trasformando il partito da dentro e alla luce del sole, tramite il dibattito e il confronto. Il mio ruolo non è di imporre la linea ai giovani, ma lavorare per un passaggio di testimone. Dal Teatro del Popolo, rivolgendosi ancora una volta, invece che al suo interlocutore Riccardo Vannetti, agli esponenti PD in platea, Pii ha urlato ‘Vi fa bene stare all’opposizione…’. Opposizione o maggioranza, ci fa bene rinnovarci, fare spazio al nuovo. Riccardo Vannetti è nuovo. Io no, e lo pseudo civico Pii men che meno”.