Sabato 16 dicembre il taglio del nastro con il nuovo allestimento museale. Unico in Italia nel suo genere parlerà non solo della materia cristallo ma di una tradizione che ha attraversato generazioni
COLLE DI V AL D’ELSA. Il Museo del Cristallo di Colle di Val d’Elsa, dopo un lungo intervento di recupero, riapre le sue porte e torna ad accogliere i visitatori. Il polo espositivo, che per quasi 20 anni ha improntato la propria attività sulla conoscenza ed approfondimento della storia e delle specifiche caratteristiche dei vari cicli produttivi, sabato 16 dicembre (taglio del nastro alle ore 10.30), si presenta in una veste del tutto nuova: l’allestimento, infatti, ha un obiettivo ancora più ambizioso: mettere al centro della narrazione le persone, la comunità di Colle di Val d’Elsa.
Il nuovo Museo del Cristallo, già nel progetto di identità visiva, parlerà non solo del cristallo, ma delle tradizioni, delle storie, degli uomini e delle donne che hanno dato importanza a questa produzione: accanto alle realizzazioni in vetro e cristallo, si potranno vedere gli attrezzi utilizzati, fotografie ma, soprattutto, documentari inediti finalizzati alla valorizzazione delle storie delle persone e del lavoro.
“È importante aver riaperto questa struttura di cui la Città sentiva la mancanza: è senza dubbio il museo che traduce meglio in narrazione i tratti identitari della comunità, che da sempre si riconosce nel lavoro e, soprattutto, nelle dinamiche produttive delle vetrerie, dove la Piazza era – e continua ad essere – il luogo fisico in cui le diverse competenze si uniscono per la realizzazione di un singolo oggetto. Desidero rivolgere un ringraziamento agli Uffici Cultura e Lavori Pubblici che, insieme agli assessorati di riferimento, hanno portato a termine un compito molto complesso che ha richiesto un grande lavoro di squadra” sottolinea il sindaco Alessandro Donati.
La chiusura, causata da necessari lavori di ristrutturazione della piazza sotto cui si sviluppa la struttura, è stata l’occasione per ampliare l’area di accoglienza bookshop e per ripensare il percorso espositivo, che ha posto al centro la storia della produzione vetraria a Colle, dalle prime tracce di età medievale, fino al grande sviluppo industriale e alla svolta degli anni Sessanta del XX secolo, quando la produzione colligiana si è specializzata nella lavorazione del cristallo al piombo al 24%. Una innovazione che ha portato la città a produrre fino al 95% del cristallo italiano e al 15% del cristallo mondiale. Oggi la citta’ del cristallo e’ protagonista di una ripresa del settore e di un’altra importante innovazione: il passaggio al cristallo senza piombo proietta infatti questa produzione nel futuro, all’insegna della sostenibilita’.
“Il nuovo Museo del Cristallo vuole assumere un ruolo particolare e molteplice: oltre ad essere una rappresentazione della produzione e della sua storia, e’ luogo della memoria collettiva e rappresenta una realta’ vivente in stretto collegamento con le aziende e gli artigiani, con l’obiettivo ulteriore di avvicinare i giovani all’arte della lavorazione del cristallo, patrimonio immateriale che dobbiamo trasmettere. Inoltre, vista la forte crescita del turismo industriale, sempre piu interessato al made in italy e alle storie legate al lavoro e al territorio, Il Museo del Cristallo, anche grazie a questa nuova veste e alla sua unicita’ nel panorama italiano, assume oggi un piu’ alto potenziale di attrattivita’ turistica. Infine, il Museo del Cristallo è un fondamentale tassello nella costituzione del sistema Colle Musei, che si aggiunge al Museo San Pietro e UMoCA, mentre stiamo lavorando perché sia il Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli sia la Casatorre di Arnolfo possano presto andare a completare un percorso di visita che parte dall’età antica per arrivare fino ai giorni nostri, e attraversa tutta la citta’ da Piazza Arnolfo alla Porta Nova” aggiunge l’assessore alla cultura e al turismo Cristiano Bianchi.
Un nuovo progetto che parte da lontano, frutto del lavoro dei progettisti incaricati, supportati da un comitato tecnico-scientifico, composto da professionisti del settore, personale del Comune e membri dell’Associazione Città del Cristallo e Pro Loco di Colle, esperienza che traduce in pratica il concetto di comunità patrimoniale, come definito dalla Convenzione di Faro.
L’evento, organizzato e promosso dal Comune di Colle di Val d’Elsa, è realizzato in collaborazione con l’Associazione Città del Cristallo e l’Associazione Pro Loco di Colle di Val d’Elsa, con il supporto tecnico di Opera Laboratori, gestori del sistema Colle Musei. Per la giornata di sabato 16 dicembre sono previste visite guidate gratuite, su prenotazione dalle 15.00 Prenotazioni: turismo@comune.collevaldelsa.it tel: 0577 912257.