SAN GIMIGNANO. “Il crollo di una porzione delle mura duecentesche di San Gimignano è una ferita aperta. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Adesso le autorità competenti dovranno accertare l’entità dei danni, le cause del cedimento e procedere alla messa in sicurezza della struttura. Il passo ulteriore sarà quello di un tempestivo intervento di restauro”, ha dichiarato Cosimo Maria Ferri, Sottosegretario al Ministero della Giustizia e neo eletto nel collegio che comprende le province di Siena, Arezzo, Grosseto e una parte della provincia di Livorno.
Simone Bezzini e Stefano Scaramelli (PD): «Vogliamo esprimere la massima vicinanza alla comunità di San Gimignano colpita dal crollo di una parte delle mura medievali. Crediamo che la Regione, come ha già dimostrato in altri casi simili, saprà essere concretamente di aiuto per favorire e coadiuvare gli interventi già annunciati dal ministero dei Beni culturali, raccogliendo in questo senso anche l’accorato appello del sindaco Bassi. E’ fondamentale che ci sia tempestività nell’analisi dei danni e che dopo la messa in sicurezza sia data priorità al recupero delle mura. Un’opera di straordinaria bellezza che oltre a delimitare il centro storico di San Gimignano, patrimonio Unesco, rimane come una delle più significative testimonianze dell’architettura militare del XIII secolo».
Giulia Bartoli (segretaria generale Fillea Cgil Toscana): “Il crollo alle mura di San Gimignano ci fa male al cuore. Perché è San Gimignano, perché è uno dei paesi più belli e per cui siamo conosciuti in tutto il mondo, perché è la nostra storia come i dipinti, le opere d’arte, le basiliche e i borghi della Toscana. Saranno fatte le necessarie verifiche per determinare le cause del crollo – per fortuna non sembra che qualcuno sia rimasto ferito -, ma ogni volta che si verifica un evento del genere ci poniamo l’interrogativo se si poteva evitare, un minuto dopo ci si rimbocca le maniche e si tenta di capire come intervenire per recuperare e restaurare affinché niente vada perso.
Troppo di frequente arrivano notizie di crolli o di danneggiamenti del nostro patrimonio storico e artistico: come Fillea Cgil chiediamo un piano straordinario di investimenti per la tutela del patrimonio artistico, storico e ambientale, così come sul rischio idrogeologico che riguarda sette comuni su dieci in Italia. E serve anche un monitoraggio continuo della condizione conservativa dei beni e del territorio affinché si possa intervenire in prevenzione e non nell’emergenza. Di sicuro, i Comuni non possono essere lasciati soli a dover tutelare il proprio patrimonio artistico, che ha un valore universale: quindi è lo Stato che deve farsene carico e aiutarli, e non solo perché, come nel caso di San Gimignano, la cinta muraria è demaniale. Come Fillea Cgil siamo a disposizione per qualsiasi cosa possa servire per il ripristino delle mura crollate.
Nel 2018 in tal senso il Mibac ha investito risorse: bene, ma ci sono da recuperare anni di scarsi o mancati interventi che hanno messo a rischio il patrimonio. Il livello per la spesa pubblica per il patrimonio culturale è ancora inadeguato: l’Italia resta agli ultimi posti in Europa per le risorse destinate a tutela e valorizzazione. Sono temi, questi, di cui si è parlato poco o nulla nell’ultima campagna elettorale: facciamo appello al prossimo governo affinché diventino una priorità.
La settimana scorsa a Firenze la Fillea Cgil ha manifestato coi restauratori fiorentini – che rischiano di diventare ormai una specie in via d’estinzione, un vero e proprio paradosso in una città come Firenze piena di beni artistici – per chiedere investimenti e lavoro: il settore del restauro e dell’archeologia, al pari di quello edile se non di più, ha subìto una crisi enorme. Oltre ai lavoratori del settore, alla perdita di professionalità irrecuperabili, perdiamo nella tutela artistica di un valore inestimabile della nostra società”
Anche la Lega interviene sul crollo delle antiche mura del borgo medievale di San Gimignano. La neoeletta senatrice Tiziana Nisini, residente proprio nel comune di San Gimignano, fa sapere che monitorerà l’andamento della pratica aperta dal Mibact: «Bene che sia prontamente intervenuto il Ministero. San Gimignano è un patrimonio culturale di assoluta importanza ed è giusto che un fatto del genere sia al centro delle priorità del Ministero. Per il momento monitoreremo e solleciteremo l’attività del Mibact perché crediamo sia importante ripristinare quanto prima il cedimento, anche in vista della stagione turistica che sta per entrare nel vivo.» afferma Nisini, che auspica inoltre un intervento di conservazione più ampio «A questo punto sarebbe opportuno un monitoraggio urgente di tutta la cinta muraria. Dobbiamo scongiurare che eventi come questo possano ripetersi.» Gli fa eco il Consigliere regionale Marco Casucci, che dichiara: «Porterò il caso già oggi in Ufficio di Presidenza vista la sensibilità dimostrata con l’approvazione della legge regionale sulle Città Murate con la quale il Consiglio riconosce il valore storico e culturale del patrimonio architettonico costituito dalle cinte murarie medievali tutelandone la conservazione e la valorizzazione. Spero che si possa dare una risposta veloce così da risolvere il problema quanto prima.»