La candidata a sindaco civica di Sinalunga: “Se il Presidente del comitato non fornirà chiarimenti trarremo le nostre conclusioni”
SINALUNGA. Angelina Rappuoli è voluta intervenire in merito alla possibile nomina ad assessore di Edoardo Albani in una giunta di centrodestra che Mattia Savelli ha annunciato proprio in queste ultime ore di campagna elettorale. “Ho appreso stamattina che il candidato sindaco della destra ha dichiarato che uno dei suoi assessori sarà Edoardo Albani, presidente del Comitato No Polo Logistico Bettolle. Non sappiamo se l’associazione fosse già a conoscenza di questa mossa ma, in ogni caso, sarebbe opportuno che il Comitato spieghi in che rapporti è con la lista Alleanza per Sinalunga” ha detto la candidata sindaco civica Angelina Rappuoli.
“Io sono stata la prima a schierarmi contro il polo logistico – continua – tanto che lo stesso comitato nacque in un momento successivo alle mie primissime denunce. Eppure, quando mi informai mi fu sempre detto che il comitato, che nel frattempo si era costituito e registrato, era apolitico e che non si sarebbe mai schierato in politica. Mi fu addirittura detto che non avrei mai potuto iscrivermi per via del mio impegno politico, che pure è sempre stato civico. Oggi, proprio alla vigilia di queste elezioni così importanti, scopriamo invece che il presidente del Comitato è nella rosa dei prediletti per un assessorato di uno dei tre candidati”.
Dice ancora Angelina Rappuoli: “Qualcuno, a pensar male, potrebbe anche dire che tutta l’operazione del comitato sia stata studiata a tavolino per cooptare e strumentalizzare i voti di tanti sinalunghesi che, in assoluta buona fede, si erano iscritti perché ritenevano il polo un assoluto scempio. Cosa sulla quale mi trovano assolutamente d’accordo”. “Anche se ormai siamo a ridosso del silenzio elettorale, ritengo che una presa di posizione o quantomeno un chiarimento da parte di Albani e del Comitato sia dovuta – conclude il candidato della lista ‘Angelina per Sinalunga’ –. Altrimenti, quello che ne dovremmo dedurre è che Savelli e Albani si siano nascosti fin dall’inizio della campagna elettorale dietro un gioco non proprio pulito”.