Filcams: "L'azienda non riconosce la Rsa"
POGGIBONSI. “Le relazioni sindacali non ci sono mai state, se non in pochi incontri, dettati più che altro da obblighi di legge e da regole di emanazione contrattuale, ed in questi giorni si sta consumando l’ennesimo atto contro il sindacato”. Così descrive l’attuale situazione del Ristorante Albergo Alcide di Poggibonsi Mariano Di Gioia, sindacalista della Filcams Cgil.
“Circa un mese fa – spiega Di Gioia – l’Azienda ha convocato la Filcams Cgil insieme alla Rsa per comunicare loro l’intenzione di cedere ad altra impresa di famiglia parte della struttura destinata ad attività alberghiera. A dire della Alcide srl, il tutto nasce dall’esigenza di dover ristrutturare parte dell’immobile attraverso l’utilizzo di fondi regionali a fondo perduto. Requisiti tutti in regola, tranne uno: bisogna spostare dei lavoratori in quell’impresa, oggi solo un’immobiliare che gestisce i beni di famiglia, in quanto il bando prevede la presenza di risorse umane. Fin qui, – prosegue il sindacalista – seppur con alcune situazioni ancora da chiarire, la questione sembrava del tutto normale, ma nel momento in cui abbiamo chiesto il riconoscimento della Rappresentanza Sindacale e la sua agibilità (in quanto l’impresa che si stava andando a creare risultava di piccole dimensioni), in modo del tutto disprezzante l’Azienda si è opposta!. Capiamo che in questi anni le battaglie condotte dalla Filcams Cgil e dalla sua Rsa all’interno dell’Azienda in materia di esternalizzazioni, di rispetto dell’orario di lavoro e di sicurezza non sono piaciute e sono state scomode – sottolinea Di Gioia -, ma non si può pensare di eliminare con una manovra subdola quanto esistente! E’ un diritto dei lavoratori avere le proprie rappresentanze che tutelano i loro diritti!. Fino ad oggi, più volte, si è cercato di screditare la Cgil e i suoi rappresentanti – conclude la Filcams -, a volte mettendo addirittura i lavoratori gli uni contro gli altri. Abituati a contrattare fino all’ultimo, speriamo ancora in un ripensamento dell’Azienda verso forme di relazioni sindacali più consone. Ma se ciò non dovesse accadere non ci arrenderemo, faremo valere le nostre ragioni nei modi più opportuni e nelle sedi competenti!”.