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RADICONDOLI. Il Comune di Radicondoli sta lavorando al bilancio previsionale del 2010. L’amministrazione comunale alle prese con le difficoltà economiche del borgo ha così deciso di invitare la popolazione venerdì (12 febbraio), alle ore 21 presso Palazzo Bizzarrini e sabato (13 febbraio), alle ore 16, presso il Circolo Arci di Belforte per presentare e discutere le linee guida del bilancio.
“L’amministrazione – dice il sindaco di Radicondoli, Emiliano Bravi – tenterà di affrontare le difficoltà di questa difficile congiuntura economica con interventi rivolti alla tutela dell’ambiente, allo sviluppo delle energie alternative, alla riqualificazione urbana e al miglioramento dei servizi. E’ possibile mettere in campo un piano che in tre anni porti oltre 11 milioni di euro di investimenti per un Comune di soli mille abitanti. Tuttavia, questi interventi potranno non essere sufficienti per Radicondoli. Il nostro è un paese che necessita del sostegno di tutte le istituzioni; di azioni concrete e rivolte allo sviluppo economico e al lavoro; all’aumento demografico e al mantenimento dei servizi. Queste operazioni che dipendono da una rete di collaborazione che va dall’area della Valdelsa a quella della Val di Merse; dalla Provincia alla Regione, fino allo Stato. Con l’introduzione del federalismo fiscale – continua Bravi – i Comuni non hanno più potere di scelta sulle imposte. Non ci sono più garanzie per quanto riguarda il rimborso dell’Ici sulla prima casa e la crisi economica ha rallentato un trend positivo fino al 2008 che vedeva un alto numero di ristrutturazioni edilizie e, quindi, un introito per gli oneri di urbanizzazione. A questo si aggiungono i tagli al Fondo per i Comuni sotto i 3mila abitanti, i tagli al Fondo sociale e la revisione dei criteri di montanità che potrebbero mettere in discussione le agevolazioni previste per il nostro Comune, considerato montano per la normativa regionale, ma non per quella nazionale”.
“E’ necessaria – aggiunge l’assessore al bilancio Flavio Lippi – una politica tributaria di recupero dell’Ici e della Tarsu che garantisca equità nei pagamenti e maggiori servizi per tutti. Sottoporremo al consiglio comunale scelte importanti sull’unica tassa su cui possiamo agire, ovvero la nettezza urbana, che permetterà di abbassare le tariffe legate alle attività turistiche e commerciali. A questo affiancheremo una campagna di sensibilizzazione per favorire una maggiore raccolta differenziata e una minore produzione di rifiuti. Aumenteremo i servizi proponendo risorse per mantenere in vita le scuole elementari e medie, per attivare un asilo nido e per pagare i libri di testo per gli alunni delle scuole secondarie. Occorre – continua Lippi – razionalizzare le risorse nel campo culturale e nella promozione territoriale, mantenendo inalterate le risorse per il Festival Estivo e per la gestione del Teatro e rafforzando il lavoro dell’Ufficio turistico. Le risorse che derivano dall’Accordo sulla geotermia, poi, potrebbero dare grande impulso, a partire dal finanziamento del Ponte d’Anqua, il teleriscaldamento con le riqualificazioni urbane, gli interventi per il risparmio energetico comunale e gli altri già in cantiere come la stazione ecologica e la riqualificazione dell’area La Pineta. Sarà doveroso da parte nostra, infine, mantenere le risorse per eventuali nuove corse verso la Valdelsa e per i servizi della Fondazione Territori Sociali per coprire il mancato trasferimento dal Fondo sociale dello Stato”.
“L’amministrazione – dice il sindaco di Radicondoli, Emiliano Bravi – tenterà di affrontare le difficoltà di questa difficile congiuntura economica con interventi rivolti alla tutela dell’ambiente, allo sviluppo delle energie alternative, alla riqualificazione urbana e al miglioramento dei servizi. E’ possibile mettere in campo un piano che in tre anni porti oltre 11 milioni di euro di investimenti per un Comune di soli mille abitanti. Tuttavia, questi interventi potranno non essere sufficienti per Radicondoli. Il nostro è un paese che necessita del sostegno di tutte le istituzioni; di azioni concrete e rivolte allo sviluppo economico e al lavoro; all’aumento demografico e al mantenimento dei servizi. Queste operazioni che dipendono da una rete di collaborazione che va dall’area della Valdelsa a quella della Val di Merse; dalla Provincia alla Regione, fino allo Stato. Con l’introduzione del federalismo fiscale – continua Bravi – i Comuni non hanno più potere di scelta sulle imposte. Non ci sono più garanzie per quanto riguarda il rimborso dell’Ici sulla prima casa e la crisi economica ha rallentato un trend positivo fino al 2008 che vedeva un alto numero di ristrutturazioni edilizie e, quindi, un introito per gli oneri di urbanizzazione. A questo si aggiungono i tagli al Fondo per i Comuni sotto i 3mila abitanti, i tagli al Fondo sociale e la revisione dei criteri di montanità che potrebbero mettere in discussione le agevolazioni previste per il nostro Comune, considerato montano per la normativa regionale, ma non per quella nazionale”.
“E’ necessaria – aggiunge l’assessore al bilancio Flavio Lippi – una politica tributaria di recupero dell’Ici e della Tarsu che garantisca equità nei pagamenti e maggiori servizi per tutti. Sottoporremo al consiglio comunale scelte importanti sull’unica tassa su cui possiamo agire, ovvero la nettezza urbana, che permetterà di abbassare le tariffe legate alle attività turistiche e commerciali. A questo affiancheremo una campagna di sensibilizzazione per favorire una maggiore raccolta differenziata e una minore produzione di rifiuti. Aumenteremo i servizi proponendo risorse per mantenere in vita le scuole elementari e medie, per attivare un asilo nido e per pagare i libri di testo per gli alunni delle scuole secondarie. Occorre – continua Lippi – razionalizzare le risorse nel campo culturale e nella promozione territoriale, mantenendo inalterate le risorse per il Festival Estivo e per la gestione del Teatro e rafforzando il lavoro dell’Ufficio turistico. Le risorse che derivano dall’Accordo sulla geotermia, poi, potrebbero dare grande impulso, a partire dal finanziamento del Ponte d’Anqua, il teleriscaldamento con le riqualificazioni urbane, gli interventi per il risparmio energetico comunale e gli altri già in cantiere come la stazione ecologica e la riqualificazione dell’area La Pineta. Sarà doveroso da parte nostra, infine, mantenere le risorse per eventuali nuove corse verso la Valdelsa e per i servizi della Fondazione Territori Sociali per coprire il mancato trasferimento dal Fondo sociale dello Stato”.