“I luoghi – hanno affermato i due – sono stati scelti sia per la loro bellezza che per la loro somiglianza con il paesaggio dell’Appennino tosco-emiliano, luogo in cui sono realmente accadute le vicende di cui si narra nel film. Un particolare ringraziamento va alla popolazione di Radicondoli, che si è dimostrata subito coinvolta e disponibile ad affrontare questa avventura e all’amministrazione comunale, che ha reso possibile gestire facilmente gli aspetti burocratici legati alle riprese”.
“Una opportunità – afferma Daniela Brunetti, assessore alla cultura del Comune di Radicondoli – per la valorizzazione del nostro territorio e per la popolazione, che è stata coinvolta a vario titolo nelle riprese. Una esperienza unica e preziosa, ma anche dura e coinvolgente, per il tema trattato, con la messa in scena di uno dei fatti più atroci della seconda guerra mondiale. Forse – conclude Brunetti – non è un caso che sia stato scelto proprio il territorio di Radicondoli, dove la Resistenza fu combattuta in modo attivo, con il coinvolgimento di gran parte della popolazione.”