Il progetto è sostenuto dal Comune con un contributo alla Pubblica Assistenza
RADICONDOLI. “Radicondoli e Belforte cardioprotette” è il progetto dell’amministrazione ASsieme alla Pubblica Assistenza. Tutta la procedura di installazione ha già preso il via in entrambi in borghi. L’obiettivo è quello di arrivare in breve ad avere defibrillatori distribuiti nei luoghi sensibili delle due realtà.
Il progetto è sostenuto dall’amministrazione comunale di Radicondoli attraverso un contributo alla Pubblica Assistenza locale. “Prima di avviare questa fase di installazione noi avevamo 2 defibrillatori, 1 a Radicondoli e 1 a Belforte, oltre a quello presente sull’ambulanza e quello in dotazione alla società sportiva. Ora ne aggiungiamo altri cinque – fa notare Luca Moda, vicesindaco di Radicondoli e assessore ai Lavori Pubblici – Il mio ringraziamento va alla Pubblica Assistenza che svolge tanti ruoli fondamentali nella nostra comunità con la rete dei volontari e che in questo anno di emergenza sanitaria sempre più ha messo in luce la propria centralità nel nostro territorio. Ora si aggiunge anche la gestione dei defibrillatori. A nome di Radicondoli e Belforte ci tengo davvero a ringraziarli”.
In totale, una volta finita la fase di installazioni, ci saranno 7 defibrillatori in postazione fissa tra Radicondoli e Belforte, oltre a quelli mobili. “A quel punto i due borghi saranno coperti capillarmente, con postazioni anche nelle zone nuove attigue ai centri storici”, aggiunge Moda. A breve grazie all’impegno della Pubblica Assistenza, partiranno anche nuovi corsi per i cittadini per l’utilizzo in primo soccorso.
“Siamo soddisfatti di averli messi insieme al Comune, i primi li abbiamo collocati 5 anni fa e avevamo deciso di incrementali già allora – osserva Lido Tozzi, presidente Pubblica Assistenza – La soddisfazione della presenza di questi strumenti nasce anche dal fatto che il nostro territorio abbia bisogno di fare un po’ di strada per arrivare all’ospedale. E siamo contenti della collaborazione e del contributo comunale. Abbiamo collocato dei buonissimi apparecchi con telegestione, hanno tutti insieme un cellullare che parte in viva voce con la chiamata al 118. Non solo, sono seguiti anche tramite Gps. Sono il top. Non è l’apparecchio messo lì e poi nessuno sa cosa accade, come manutenerlo ecc.. In questo caso se ci sono anomalie, l’assistenza arriva direttamente, c’è un allarme che va all’assistenza e a noi. Si tratta di apparecchi che fanno autodiagnosi tutti i giorni. Noi ne abbiamo due così già da 5 anni e funzionano perché sono seguiti tutti i giorni. E’ un servizio che costa ma è buonissimo”.