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di Leonardo Mattioli
RADICOFANI. I cittadini di Radicofani saranno chiamati presto ad esprimersi, attraverso un referendum, sulla proposta del sindaco di intitolare una strada, una piazza o un giardino a Bettino Craxi.
Il primo cittadino, Massimo Magrini, socialista storico che ha apprezzato molto l'ipotesi del sindaco di Milano Letizia Moratti di dedicare una strada o un piazza a Craxi, e' sicuro che anche i rappresentanti degli altri partiti della coalizione di centro sinistra di Radicofani saranno d'accordo: "Da noi non sono presenti esponenti del partito di Di Pietro – ha precisato – e quindi non credo di trovare ostacoli alla proposta. D'altronde se in Giunta vi fosse stato un esponente dell'Italia dei Valori non ci sarei stato io".
Parlando con i giornalisti Magrini ha ricordato l'amore che il leader socialista aveva per Radicofani collegato anche al fatto che Craxi utilizzava spesso come pseudonimo per i suoi corsivi su "L'avanti" il nome di Ghino di Tacco che nel borgo " e' considerato un mito e un eroe". "Ed e' grazie a Craxi – ha ricordato – che a suo tempo e' stato possibile restaurare la rocca di Radicofani perche' ci aiuto' a trovare i fondi necessari". Inoltre il primo cittadino di Radicofani ha tenuto ancora una volta a ringraziare il Capo dello Stato per le parole contenute nella lettera inviata alla vedova di Craxi in occasione dell'anniversario della sua morte celebrata anche a Radicofani con la partecipazione di centinaia di socialisti toscani e ha definito "vergognose le interpretazioni"date dal leader di Italia dei Valori alla missiva di Giorgio Napolitano. Per Magrini " sono maturi i tempi per una riflessione politica sulla sua figura perche' il clima e' molto cambiato rispetto al periodo di tangentopoli quando si faceva una sorta di "pulizia etnica" nei nostri confronti. Che il clima sia cambiato lo dimostra la stessa lettera che Giorgio Napolitano ha inviato alla signora Craxi. Certo e' difficile che i socialisti possano rialzare la testa con questa legge elettorale ma dobbiamo provarci lo stesso. Sicuramente il Pd deve tagliare il cordone ombelicale con il partito di Di Pietro , di Santoro e di Travaglio le cui trasmissioni fanno il gioco di chi governa, cioe' di Berlusconi".