
RADICOFANI. I pellegrini della via Francigena troveranno accoglienza in un nuovo ostello gestito dalla confraternita della Misericordia, che si trova nel cuore di Radicofani.
Domani (20 giugno), alle 17.30 verranno inaugurati i nuovi locali alla presenza del vescovo di Chiusi, Montepulciamo e Pienza Rodolfo Cetoloni e del presidente nazionale delle Misericordie d'Italia Gabriele Brunini.
Si tratta di una struttura di cento metri quadrati con sedici posti letto, che nel periodo estivo sarà gestita in collaborazione con la confraternita di San Jacopo di Compostela che ha sede a Perugia: da giugno ad agosto arriveranno due ospitalieri a settimana, secondo uno spirito di assistenza e per assecondare una forte motivazione spirituale religiosa legata al viaggio, che rimanda direttamente al Medioevo. La posizione di Radicofani lungo le antiche vie di percorrenza e le numerose testimonianze del passato, a partire dalla fortezza, fanno il resto, creando un’atmosfera magica.
Alla nuova struttura presto se ne aggiungerà un’altra di più ampie dimensioni a cura del Comune, e per la quale fervono i lavori. In questo modo, singoli viaggiatori o gruppi potranno trovare risposte concrete, di buona qualità ma anche a prezzi contenuti, riguardo all'accoglienza. Niente di nuovo, comunque. Radicofani dimostra un’antica vocazione all’ospitalità. Basti guardare allo statuto comunale del 1255, nel quale sono attestati quattro spedali dei pellegrini nel borghi di Radicofani (alcuni erano presenti almeno dal 1100 come quello di Mala Mulier), uno dei monaci cistercensi, uno dei monaci camaldolesi, uno dei monaci vallombrosani ed uno di un privato. I quattro spedali nel 1412, con atto pubblico, furono posti sotto il patronato del Santa Maria della Scala di Siena. Dopo il Giubileo del 2000 il flusso dei Pellegrini è aumentato, e già in quell'occasione la parrocchia e la confraternita di Misericordia ospitavano nei loro locali, e dal giugno di tre anni fa è operativo un piccolo spedale della confraternita di Misericordia con 8 posti letto nella via centrale del paese. La Misericordia però voleva destinare più spazi all'accoglienza: ciò è stato possibile in un'altra abitazione più spaziosa, che si trova nella piazza più importante del paese tra le chiese di San Pietro e di Sant’Agata. Questa abitazione è frutto di un lascito alla Misericordia avvenuto nel 1900 ad opera di un sacerdote oriundo di Radicofani. Tale don Angelo Valenti. Per la ristrutturaizione la Misericordia ha ricevuto un contributo dalla Fondazione della banca Monte dei Paschi di 50 mila euro, più o meno la metà delle risorse che si sono rese necessaria. Dunque, si è trattato di un grande impegno per una piccola associazione come quella di Radicofani, viva e molto antica, visto che risale alla metà del 1300.