di Andrea Pagliantini
GAIOLE IN CHIANTI. Al netto di quanto lanciato fuori dai finestrini delle auto in corsa e di quanto gettato dai ciclisti di passaggio, i dieci chilometri che separano i capoluoghi chiantigiani di Radda e di Gaiole, sono un concentrato di bellezza naturale, di paesaggio curato e di sconcezza per i rifiuti ingombranti di ogni tipo che vengono lasciati per la strada.
Pochi giorni fa c’è stato un corale applauso per i Carabinieri di Radda che hanno scoperto una ditta specializzata nello smaltimento di rifiuti, che era usa lasciare i materiali nelle piazzole, facendosi ben pagare per lo smaltimento.
In altri luoghi, lestofanti di transito sono usi ribaltare la loro coscienza lercia e non si è nuovi a vedere montagne di ingombranti abbandonati lungo le vie, con il costo del loro smaltimento suddiviso nelle bollette di tutti.
L’ignoranza ai tempi in cui vengono gratuitamente a ritirare il materiale a casa, non è più ammessa, e ogni cittadino che assiste a questi sconci non può fare finta di niente, non c’è alibi del quieto vivere che tenga: tacere è connivenza.