Il commento del consigliere di Sinistra per Sovicille, Alfredo Camozzi
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SOVICILLE. Una riduzione del costo della mensa scolastica era da tempo auspicata da genitori di bambini che frequentano la scuola dell’obbligo e la scuola d’infanzia nel nostro comune, nonché dalla nostra lista che più volte è intervenuta su questo tema. Contavamo su una riduzione delle quote assai consistente, in quanto riteniamo che nel comune di Sovicille molti non si avvalgono sia del pulmino scolastico che della mensa proprio a causa dell’alto costo, assai superiore a quello praticato dai comuni limitrofi e oltre. Purtroppo, ancora dobbiamo rilevare che l’Amministrazione Comunale è a questo riguardo ancora poco attenta , benchè il Sindaco si sia impegnato a più riprese a mettervi mano. Infatti, il confronto tra quote del servizio mensa praticate nell’anno 2016/2017 e quelle che i genitori si troveranno a pagare nel prossimo anno scolastico dà un messaggio sconfortante.
Nella scuola d’infanzia (5 pasti settimanali), la quota mensile per il servizio mensa, ferma restando la fascia esente fino a 4.200 euro Isee, il “risparmio mensile” per i genitori è di 1 euro fino a 7.000 euro, di 2 fino a 10.000, di 3 da 15.000 a 30.000, di 4 fino a 40.000 e di 5 oltre tale fascia.
Nella scuola primaria a modulo (3 pasti settimanali) si tratta di un “risparmio mensile” di 2 euro con un’ Isee fino a 7.000, di 3 fino a 10.000, di 4 fino a 15.000 di 5 fino a 20.000, di 6 fino a 30.000, di 7 fino a 40.000 e di 9 oltre tale fascia.
Nella scuola primaria a pieno tempo (5 pasti settimanali), il “risparmio mensile” sempre sulla quota fissa del servizio mensa è di 3 euro fino a 7.000 di Isee, di 5 fino a 10.000, di 7 fino a 15.000, di 8 fino a 20.000, di 10 fino a 30.000, di 12 fino a 40.000 e di 15 oltre tale fascia.
Nella scuola secondaria (1 pasto settimanale) il “risparmio mensile” sulla quota fissa del servizio mensa è di 1 euro fino a 10.000 di Isee, di 2 fino a 15.000, di 1 fino a 20.000, di 2 fino a 30.000 e di 3 fino a 40.000 e oltre.
La riduzione praticata della quota giornaliera per pasto è di 0,40 euro nella scuola d’infanzia e di 0,50 per gli altri ordini di scuola. Sulla quota pasto va segnalato che non vi è esenzione per chi arriva solo a 4.200 euro di Isee.
Rileviamo da queste cifre che il risparmio è maggiore nelle fasce alte, mentre una più equa e sociale riduzione avrebbe dovuto riguardare le fasce Isee più basse, andando incontro maggiormente a chi si trova in condizioni economiche più precarie e introducendo l’ esenzione totale alla fascia più bassa. Infine, ci domandiamo perchè su questo tema non sia stata consultata la commissione mensa e, come avveniva in passato, le parti sociali. La risorse destinate a copertura in sede di bilancio sono modeste, ma a nostro giudizio, risparmiando su altre voci meno essenziali, si sarebbe potuta fare una riduzione ben maggiore. Auspichiamo che si tratti di un primo timido passo e che nel prossimo anno si spenda meno, ad esempio, in feste ed attività “turistiche”( qualificando meglio anche quella spesa) e ci si prenda maggiormente cura dei servizi scolastici e sociali.
Alfredo Camozzi
Sinistra per Sovicille