SOVICILLE. Progetto Sovicille è una delle componenti di maggioranza in Consiglio Comunale di Sovicille.
Alla luce delle recenti esternazioni da parte de “Lo Stollo”, riteniamo necessario chiarire in modo netto, a favore della cittadinanza, la nostra posizione in merito.
E’ evidente che ormai da qualche tempo si è aperta una frattura tra alcune componenti politiche della maggioranza. Fratture che, come Progetto Sovicille, abbiamo provato a ricomporre, nell’ottica di garantire stabilità e un proficuo lavoro dell’Amministrazione, pur mantenendo ferma la posizione su elementi che riteniamo non negoziabili.
Su tali elementi c’è stato uno scontro di posizioni, soprattutto nella difficile conciliazione di un aspetto in particolare: l’esternalizzazione di due linee del servizio di trasporto scolastico.
Le scelte politiche e di governo non sono mai facili e spesso sono frutto di un bilanciamento tra necessità talvolta diverse e contrastanti.
In un importante momento come questo, si decide (o ci si prova) con un voto contrario a fare cadere un’amministrazione e quindi di far andare un territorio e la sua cittadinanza in commissariamento, rinunciando di conseguenza alla progettazione e non rendendosi conto di cosa significhi portare un territorio al commissariamento, a livello amministrativo, la fine vera e propria in termini di investimento e progettualità di un comune, rinunciando a progettazioni a sostegno di sviluppo, PNRR e rigenerazione urbana.
Per Noi, una politica “di Sinistra” è quella che crede nel Pubblico, nel “fare società” come Valore, al posto di quelle scelte che vedono il “fare impresa” come solo e unico elemento di VALORE, perché misurabile con un numerario, ovvero la moneta.
Invece quella che si autodefinisce “sinistra” vota contro Turismo, Ambiente, Sostenibilità e Cultura (sic!), abdicando a quella che è la naturale vocazione del nostro territorio, quella del patrimonio immateriale, addirittura rinunciando agli investimenti sulle biblioteche. Quella che si autodefinisce “sinistra” vota contro la riduzione delle aliquote IRPEF delle fasce più basse.
Sappiamo bene che per fare società serve una macchina organizzativa funzionante, capace di programmare, monitorare, gestire, coordinare, correggere e, per finire, rendicontare. Nella complessità burocratica e legislativa vigente servono prima di tutto competenze capaci di affrontarle, offrendo ai cittadini servizi pubblici di qualità: parliamo di posizioni di categoria “C” e “D”, cercando di selezionare giovani competenti e motivati dentro l’Amministrazione, con idee nuove ed energie, che siano attori propositivi del cambiamento.
Purtroppo, che ci piaccia o meno (e anche a noi non piace), esistono precisi vincoli assunzionali stabiliti dalle normative nazionali e non superabili. Per fare chiarezza, tali vincoli consentono alla nostra Amministrazione di procedere all’assunzione di personale solo in caso di pensionamenti e lo spazio che si libera è espresso non in dotazioni di personale ma in “costo” (una precisa scelta del Legislatore). Quindi, per fare un esempio, quando un soggetto in categoria “B” va in pensione non è possibile sostituirlo a piè pari con una figura in categoria “C” o “D” perché lo stipendio (e quindi il costo complessivo per l’Amministrazione) è diverso. Ovviamente è anche una scelta politica quella di valutare, in caso di pensionamento, se utilizzare quelle porzioni di spazio assunzionale per acquisire personale di altre Categorie, più aderente agli obiettivi dell’Amministrazione.
E’ quindi chiaro che la scelta di sostituire una figura “B” che va in pensione con un’altra della medesima qualifica blocca ogni possibilità futura di incrementare le competenze dell’Ente e le sue Risorse Umane, con ovvie ricadute sulla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza. Tale scelta non impatta solo sull’oggi ma sull’intera composizione futura. Quell’assunzione è scelta fatta con effetti per 40anni.
Per chiarire, la scelta di re-internalizzare le due linee di trasporto scolastico, assumendo due autisti, impedirebbe all’Amministrazione di puntare su personale con competenze che riteniamo fondamentali per programmare e gestire il futuro e la progettualità del nostro territorio.
Pur riconoscendo l’importante lavoro degli autisti del servizio scolastico (figura che non intendiamo mettere in discussione), crediamo però che questa attività possa essere realizzata attraverso il ricorso ad aziende esterne sui pensionamenti (naturalmente con le garanzie occupazionali attuali), liberando importante spazio assunzionale. Evitando di dover procedere, come purtroppo talvolta accade a causa del “gap” di competenze, a dover esternalizzare la realizzazione dei progetti, con maggiori costi per tutta la collettività. Questi servizi pubblici di progettazione, monitoraggio, rendicontazione sono la parte centrale di quel “fare società” è la Programmazione!!!
Siamo davanti a una scelta squisitamente Politica e noi abbiamo chiaro quale è la direzione che l’Amministrazione Comunale di Sovicille dovrebbe intraprendere: puntare ad aumentare la qualità e le competenze all’interno dell’Ente, garantendo tutti i servizi alla cittadinanza.
Noi non siamo disposti a rinunciare in nome di beghe di carattere personale verso la figura del Sindaco, che ricordiamo, c’era anche prima delle elezioni ed in nome di questo siamo stati ostaggio per più di 7 mesi, paralizzando ogni discussione che non fosse sugli autisti, appesi ad un diktat ideologico “mai esternalizzazioni”, ma senza considerare la coperta corta dei vincoli assunzionali e i suoi effetti di lungo termine.
Sarà necessaria senz’altro una riflessione sulla riorganizzazione dei servizi, i ruoli e gli Uffici, passando per una preliminare mappatura dei prodotti e dei processi, al momento in fase di attribuzione: sulla base di tale mappatura sarà finalmente possibile effettuare valutazioni ponderate di riorganizzazione all’interno della macchina comunale, anche attraverso l’assunzione di nuovo personale.
Abbiamo bisogno di una Amministrazione Comunale capace di rispondere alle esigenze della società contemporanea, senza inutili arroccamenti su posizioni che rischiano di danneggiare la Pubblica Amministrazione, le cui conseguenze ricadono, invariabilmente, su tutti i cittadini.
Perché la responsabilità è atto di coraggio e le visioni su cosa debba essere una Pubblica Amministrazione moderna sono nettamente diverse.
Gruppo Progetto #Sovicille