A Castelnuovo Berardenga la mobilitazione è compatta
CASTELNUOVO BERARDENGA. “La chiusura dell’ufficio postale di San Gusmè priverebbe i cittadini della frazione di un servizio essenziale, anche sotto l’aspetto sociale, e colpirebbe soprattutto quelli più deboli, a partire dagli anziani, che hanno maggiori difficoltà a spostarsi verso i centri urbani. Per questo motivo, siamo pronti a intraprendere tutte le azioni necessarie a tutelare gli abitanti della nostra frazione e i loro servizi principali”. E’ quanto affermano il sindaco e il vicesindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi e Alessandro Maggi, a cui si unisce la presidente della Pro Loco di San Gusmè, Ilaria Petrucci, intervenendo sulla proposta di Poste Italiane di razionalizzare gli uffici postali chiudendo alcune sedi periferiche, compreso lo sportello nella frazione castelnovina.
“Il territorio di Castelnuovo Berardenga – continua il primo cittadino, Fabrizio Nepi – è già stato interessato da un provvedimento simile nel 2012, che ha portato alla chiusura dell’ufficio postale a Vagliagli, non seguito, peraltro, dal potenziamento dell’ufficio di Pianella, come da accordi con Poste Italiane. Adesso ci opporremo a una replica della stessa situazione a San Gusmè. L’amministrazione comunale è pronta a fare la sua parte e sta già mettendo in piedi azioni tese a respingere la proposta di Poste Italiane, insieme agli altri Comuni della provincia di Siena interessati, alla Regione Toscana, ad Anci e Uncem Toscana”.
“La riorganizzazione avanzata da Poste Italiane con la chiusura di alcuni sportelli e la riduzione di orario per altri – aggiunge il vicesindaco, Alessandro Maggi – ha soltanto una logica commerciale, che porta con sé pesanti disagi per i cittadini e nessun risparmio reale per l’ente. In zone più lontane dai centri urbani, come nel caso di San Gusmè, gli uffici postali svolgono da sempre anche una funzione sociale e di presidio del territorio che oggi rischia di venire meno, ma che ci impegneremo a tutelare”.
L’importanza del servizio a rischio e i conseguenti disagi che subirebbero i cittadini di San Gusmè vengono ribaditi dalla presidente della Pro Loco, Ilaria Petrucci. “La nostra frazione soffre già il disagio per una collocazione lontana dai centri urbani principali e, negli ultimi anni, ha visto anche la chiusura di alcuni esercizi commerciali che riducevano le difficoltà dei residenti. L’ufficio postale permette ai numerosi anziani che abitano nella frazione di svolgere in autonomia e indipendenza le mansioni principali, tra cui la riscossione della pensione o il pagamento delle utenze. La sua chiusura li costringerebbe a raggiungere il capoluogo oppure ad affidarsi ai figli o a sistemi di pagamento spesso troppo complessi per loro e che possono creare occasioni propizie per soggetti malintenzionati. Pertanto, chiediamo alle istituzioni il massimo impegno per far sì che venga rivista e ritirata la proposta avanzata da Poste Italiane”.