La signora Luciana Coppi, moglie dello scomparso Riccardo D’Angelo, ha scelto il museo della stazione termale per “far tornare a casa qualcosa di Riccardo”
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CHIANCIANO TERME. Ci sono storie che andrebbero approfondite, e quella di Riccardo D’Angelo, nato a Chianciano Terme nel 1956 e scomparso poco tempo fa, è la storia di un collezionista ma anche e soprattutto di un uomo che ha sempre amato il borgo dove era nato, sebbene la vita lo avesse portato a vivere in altri luoghi. Questo amore per Chianciano Terme ha portato Luciana Coppi, moglie di Riccardo D’Angelo, a voler donare una notevole collezione di monete e altri reperti al Museo Etrusco chiancianese. La collezione di Riccardo D’Angelo, frutto di acquisizioni in anni e anni di acquisti oculati derivati da una passione mai fine a se stessa, sarà ufficializzata il giorno dopo in cui Riccardo avrebbe compiuto 60 anni, ovvero sabato 30 aprile 2016, alle ore 12.00, al Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme (Viale Dante). Saranno presenti il Sindaco di Chianciano Terme, Andrea Marchetti, e la moglie di Riccardo, Luciana Coppi, oltre a numerose autorità, parenti e amici di Riccardo. La collezione sarà presentata dal Direttore del museo, Giulio Paolucci. L’iniziativa è sotto il patrocinio della Fondazione Musei Senesi, Fondazione Museo Archeologico di Chianciano Terme e Associazione Geoarcheologica di Chianciano Terme. La cerimonia è aperta a tutti.
«Desidero ringraziare la signora Luciana Coppi per aver scelto il nostro museo come depositario di questa importante collezione di monete ed altri reperti» – afferma il Sindaco di Chianciano Terme Andrea Marchetti – «Questo, oltre a rappresentare per la nostra collettività un gesto di grande amore per il luogo ove si nasce, contribuisce ad impreziosire il patrimonio del museo etrusco, che nel tempo si è costantemente arricchito di altre importanti donazioni».
«Con questa donazione ho voluto far sì, in modo concreto, che qualcosa di Riccardo tornasse a casa» – dice Luciana Coppi – «Pur essendo stato la gran parte della sua vita lontano da quel borgo nel cuore di Chianciano dove aveva trascorso la sua prima giovinezza, non aveva mai dimenticato il suo paese e spesso ne parlava con gli amici e con chi ogni tanto veniva a trovarlo a Sovana. Sono certa che anche lui avrebbe condiviso in pieno la mia scelta e sono felice, con questo gesto, di contribuire ad arricchire il patrimonio culturale di Chianciano Terme».
![Riccardo D'Angelo](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2016/04/riccardo-dangelo-1-300x195.jpg)
Riccardo D’Angelo
Riccardo D’Angelo era nato a Chianciano Terme nel 1956. E subito dopo il servizio militare, si era sposato con una compagna di scuola, Luciana Coppi, di Abbadia San Salvatore. Dopo vari trasferimenti in terra di Maremma, tra Albinia, Grosseto e un piccolo villaggio alle pendici dell’Amiata (Cellena), aveva finito per stabilirsi a Sovana, in provincia di Grosseto, dove aveva messo su, come si dice, casa e bottega. Sì, perché Riccardo, da sempre creativo e artista nel profondo dell’anima, aveva capito subito che non era nato per fare il ragioniere; lui, che amava creare con le proprie mani, scolpire, dipingere, e anche ricercare, studiare, verificare sul campo le sue interessanti teorie storiche degne sicuramente di scenari accademici, non era fatto per lavorare con i numeri. Aveva quindi trasformato un’antica passione, quella della pittura e della ceramografia, nel suo lavoro, nel suo mestiere. A Sovana aveva quindi aperto una bellissima bottega, dove tante persone entravano per vedere le sue opere, ma anche per parlare con lui, sentire le sue storie, che erano le storie stesse di quei luoghi dove aveva condotto la sua vita e che aveva finito per amare moltissimo perché sollecitavano il suo desiderio di conoscenza e le sue curiosità, che spaziavano in tutti i campi. Tra questi, anche la numismatica e l’archeologia. Riccardo è scomparso un anno e mezzo fa, dopo pochi mesi di malattia.
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